ALCAMO – Come già annunciato ieri, in un nostro precedente articolo, a correre per la poltrona di primo cittadino, tra i diversi candidati più o meno conosciuti, figura anche Enza Mione, Dirigente scolastico dell’Istituto tecnico “Girolamo Caruso”.
Sono le parole della nuova candidata ad esprimere la sua voglia di riscatto e la sua tenacia.
“È la prima volta che mi confronto con il mondo politico – dichiara – ma non per questo ritengo di partire svantaggiata. Dalla mia, infatti, ho la lunga esperienza amministrativa svolta all’interno degli istituti in cui ho insegnato e che ho presieduto, che sono dei veri e propri microcosmi in cui cogliere le esigenze del presente e capire le necessità per il futuro”.
La sua candidatura si dice, come lei stessa afferma, essere ispirata da “giovani e da tutta quella parte della società civile che vuole essere protagonista del proprio futuro, demolendo quella diffusa sensazione di sfiducia nel domani”.
Dunque, la sua decisione sembra essere spinta da un profondo sentimento di rottura con logiche politiche obsolete e come esempio di espressione della parte più femminile di Alcamo. A tal proposito, la stessa dichiara: “Sono state proprio le donne a contattarmi e chiedermi di rappresentarle in politica. In qualità di sindaco, oltre a porre la donna al centro delle politiche amministrative, farei in modo che ne fosse anche parte attiva: donne in giunta, donne in consiglio comunale”.
Infine, gli obiettivi che si pone di fronte sono quelli di un miglioramento di Alcamo in termini di servizi offerti agli utenti e la promozione di uno sviluppo imprenditoriale sostenibile, che renda Alcamo un volano per il mercato del turismo e dell’economia isolana.
Il colpo di scena sta però nella dichiarazione della stessa Mione in merito al sostegno della sua candidatura, cosa che ha favorito l’apertura al dialogo con altre personalità politiche accreditate sul territorio. “Sebbene la mia figura non sia riferibile a nessun partito, mi auguro che essi convergano sul mio nome per dare il primo sindaco donna ad una città dove le donne hanno sempre avuto un grande ruolo sociale”.