Ornella Adamo (PDL): “con Cristaldi il PDL era alla deriva”

MARSALA – Continuano le divisioni tra le due aree politiche all’interno del PDL. Attreverso un comunicato del coordinatore comunale del PDL Marsalese, Ornella Adamo, arriva una dura replica all’ex coordintare del PDL trapanese Nicola Cristaldi.

«Alla luce delle nuove  ripetute dichiarazioni del Sindaco del PDL di Mazara del Vallo ai danni del PDL tutto, nel quale incita le persone ad andare via dal nostro Partito, ci auspichiamo, almeno per dare un senso alle sue parole e per un sussulto di dignità e per coerenza,  che arrivi il suo di comunicato in cui annuncia di lasciare il Partito. Cosa che non farà, perché la poltrona per Cristaldi vale più di un
partito. Queste sterili polemiche nel corso di una campagna elettorale, anche nella mia città, sono intollerabili. Oggi stesso scriverò ai  vertici provinciali e nazionali perché il comportamento di Cristaldi lede il PDL, partito nel quali militiamo in piena libertà, di rimanere o  andarcene. Ricordiamo a Cristaldi che è stato coordinatore fino al 24 febbraio scorso, e col suo pessimo carattere sì, che ha contribuito  in tempi non sospetti alla fuga di militanti. Ricordiamo ad esempio sin dai primi mesi del suo insediamento da sindaco, sostenuto  fortemente da tutti noi, che alcuni consiglieri del Pdl hanno lasciato il partito schierandosi con l’Mpa. Basta leggere quello che dicono i  suoi concittadini per capire che la parola “democrazia” Cristaldi non sa neanche come si scrive. L’unico metodo che il sen. Antonio  d’Alì ha adottato nella sua azione di coordinatore provinciale è stato quello di ascoltare e lasciare liberi di scelta i rappresentanti locali del partito, metodo che, ovviamente, Cristaldi disconosceva fin quando era lui coordinatore; forse per questo è ferrato sull’argomento.  La gelosia gli sta facendo dare i numeri e avviare una campagna denigratoria che può solo nuocere al partito e a nessun altro.  Ci riflettesse il sindaco Cristaldi. La vera notizia è questa: contrariamente a quanto afferma il congresso si è svolto regolarmente,  come sancito anche dagli organismi regionali e nazionali. È stato lui, invece, che ha cercato di imporre se stesso, e la base (quella  vera dei liberi tesserati e di quanti amano militare nel partito) s’è rifiutata di averlo ancora alla guida del partito, quindi abbiamo  ringraziato e detto “basta adesso si cambi registro

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