Francesca De Luca: “Occorre riorganizzare la macchina amministrativa”

ALCAMO – Intervista al candidato a sindaco del centrodestra, Francesca De Luca.

1) Francesca De Luca perchè ha deciso di candidarsi a sindaco della città di Alcamo?

Perchè non possiamo lamentarci di tutto senza poi metterci la faccia. Ho sentito diversi amici, familiari e donne che non tollerano più il modo di gestire il bene comune. Occorre una politica fuori dai palazzi di poteri, fatta insieme ai cittadini. Credo di avere il tempo e le capacità tecnico-amministrative  da mettere al servizio della città. Dobbiamo fermare la politica del “cosa ti serve”, trasformando la politica nel “cosa vogliamo fare per migliorare la città”.

2) E’ alla sua prima esperienza politica?

Sì, la prima esperienza. Sono stata più volte invitata a candidarmi nell’area del centrodestra, ma il mio lavoro non mi consentiva di impegnarmi al massimo.

3) Quali sono le sue idee per lo sviluppo economico della città?

Occorre riorganizzare tutta la macchina amministrativa secondo i principi di economicità, efficienza ed efficacia. In questo modo, potremmo rilanciare l’azione amministrativa facendola diventare il cuore pulsante della città. Altro punto prioritario è quello di riorganizzare l’ufficio tecnico e lo sportello unico per le imprese. In questa maniera potremmo stimolare e supportare tutte le attività del territorio. Sarò sensibile a tutti problemi culturali, sociali e giovanili della città partendo da una macchina burocratica efficiente.

4) Il comune di Alcamo presenta un forte squilibrio finanziario. Come pensa di affrontare il problema?

Come si fa in ogni famiglia. Individueremo le spese prioritarie per la città e il suo sistema socio-economico, e in una seconda fase taglieremo le spese superflue. Ad esempio, si possono tagliare alcune esternalizzazioni di servizi che potrebbero essere gestiti attraverso il personale del comune.

5) Il problema del lavoro preoccupa tantissimi giovani. Ha pensato cosa fare in questa direzione?

I giovani sono demotivati. Non credono nell’attivare dei percorsi di imprenditoria, perchè hanno molta sfiducia nelle istituzioni e nella politica. Dovremmo puntare su alcuni settori fondamentali per il nostro territorio come l’agricoltura o l’artigianato. Nel campo dell’agricoltura la maggior parte delle competenze è della regione Sicilia, anche se potremmo riacquistare maggiore autorevolezza per rafforzare il nostro mercato locale. Una cosa che potremmo fare nell’immediato è applicare l’IMU, di competenza comunale, con la fascia più bassa per il settore agricolo e contestualmente avviare percorsi virtuosi di valorizzazione dei prodotti agricoli.

6) Per quanto riguarda la questione dei precari al comune di Alcamo e dell’ospedale cosa pensa di fare?

A mio avviso, i dipendenti del comune sono tutti uguali. Occorre dare a tutti pari dignità, ricordiamoci che ci sono precari storici da tantissimi anni. La politica deve trovare le soluzioni per riqualificarli. Ciò metterebbe in moto la macchina burocratica nei termini in cui ne parlavo prima.

Per quanto riguarda l’ospedale di Alcamo, la normativa regionale ha previsto i “presidi territoriali ambulatoriali” senza degenza ospedaliera. Secondo il piano di rimodulazione delle strutture ospedaliere il nostro ospedale è destinato a scomparire. L’ospedale di Alcamo non è stato difeso abbastanza dalla precedente amministrazione. Inoltre, non sono state trovate delle soluzioni nel breve periodo, mettendo a rischio tutta la copertura del territorio. E’ un problema politico che la vecchia amministrazione non è riuscita a compiere in maniera eccellente. Consideriamo anche che c’erano tutte le condizioni, visto che l’amministrazione precedente sostiene il governo Lombardo e l’assessore alla sanità regionale, Massimo Russo.

7) E’ l’unica candidata donna a sindaco di Alcamo. Sta aumentando l’impegno femminile?

Le donne dovrebbero essere più presenti nella politica, però, su propria decisione. Spesso trovo resistenze in alcune donne che non hanno il coraggio di uscire dal nucleo familiare ed  impegnarsi direttamente nelle sfide elettorali. Molte donne mi stanno seguendo nella mia scelta politica. Visto che sono una donna cercherò di attenzionare maggiormente la questione femminile, qualora venissi eletto sindaco.

8 ) La prima cosa bella qualora venisse eletta sindaco?

Voglio convincere i miei concittadini ad impegnarsi per la crescita della città senza guardare l’orologio e senza aver paura di sacrificare gli impegni. Parlerò con tutti i cittadini: sono stata sempre aperta e disponibile al dialogo con tutti.

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.