L’onorevole Cristaldi rimane molto scettico rispetto a ciò che è venuto fuori subito dopo l’incontro provinciale del Pdl, che intendeva fare un sunto delle amministrative svoltesi in provincia. Il sindaco di Mazara giudica, infatti, fuori luogo parlare di primo partito quando in molti paesi il pdl è arrivato allo sbarramento per pochissimi voti.
Altrettanto critico sulle modalità di svolgimento del coordinamento stesso che non ha visto la partecipazione nè degli eletti, nè dei coordinatori comunali, nè degli organismi regionali, nè referenti reali del pdl.
L’unica città che rappresenta un’ eccezione a questo quadro desolante è Trapani, dove Fazio da Sindaco uscente ha creato una lista civica che ha permesso di recuperare molti più voti di quanti non ne abbia presi il pdl stesso.
Molto critico su D’Alì, con cui i dissidi erano cominciati già prima del voto, su cui aggiunge: “Il sen. D’Alì vede la democrazia con fastidio, non accettando dissensi e posizioni che sono a vantaggio esclusivo del Partito. Ci saremmo aspettati le dimissioni del senatore, altro che azioni disciplinari nei nostri confronti. Dovesse prevalere la tesi dell’attuale coordinatore provinciale, il PdL potrebbe benissimo riunirsi a casa d’Alì, mentre Destra Italia lavora per un PdL forte, moderno, democratico, rispettoso della legalità e votato al rinnovamento, del resto, personalmente, ho tenuto riunioni e comizi ‘a più non posso’ dove sono stato invitato a sostegno dei candidati del PdL.”