”Nei prossimi giorni proporrò agli organi del mio partito di sostenere la candidatura di Crocetta a presidente della Regione siciliana. Con lui possiamo stringere un patto civico”. Lo afferma il presidente dei senatori dell’Udc e segretario regionale siciliano, Gianpiero D’Alia, dopo l’ incontro con l’eurodeputato Pd Rosario Crocetta che si è autocandidato alla Presidenza della Regione siciliana.
Questa alleanza era già stata auspicata da Crocetta, andando contro il suo stesso elettorato, che non vede di buon occhio l’UDC, il partito che fu di Cuffaro e C. Se unione sarà i vertici nazionali del PD non potranno altro che riconoscere in Crocetta il candidato unico dello stesso partito, perché l’alleanza che si prospetta va nella stessa direzione delle alleanze prospettate dal partito “romano”, come deciso in un incontro “segreto”, avvenuto poco tempo fa a Palermo, tra i leader nazionali dei due partiti.
Ma questa unione ha anche una giustificazione culturale, perché Crocetta è espressione della cultura cattolica di sinistra, quindi con D’Alia avranno parlato, anche, di unire le anime cattoliche del centro e della sinistra in un “unicum” per conquistare la Presidenza della Regione Sicilia.
L’ex Sindaco di Gela, famoso per la lotta senza quartiere alla mafia, si sta muovendo politicamente con grande abilità, dando ragione a chi aveva visto in lui un grande stratega, onesto, ma politicamente cinico.
Le decisioni di Crocetta fanno dello stesso il candidato ideale per il PD, perché cattolico, antimafia e di sinistra, in pratica va a prendere il posto che poteva essere di Lumia, anche esse cattolico, antimafia e di sinistra, ma quest’ultimo ha pagato pesantemente l’esperienza negativa del Governo Lombardo.