PALERMO.Sul piede di guerra l’associazione dei comuni siciliani presieduta da Giacomo Scala, perchè a causa del patto di stabilità abbondantemente sforato dalla regione Sicilia e del blocco dei trsferimenti di liquidità da Roma, i comuni rischiano di non percepire un soldo da qui all’anno nuovo. Tempi duri per tutti i comuni che poco a poco hanno visto diminuire le entrate e far fronte alle spese è diventato un grosso problema: ci sono comuni indietro con pagamenti ai fornitori anche di anni, non avendo fondi sarà difficile garantire anche gli stipendi dei comunali. Tra i fondi bloccati ci sono capitoli di spesa per le autonomie che in teoria non dovrebbero essere bloccati come avviene per altri. A questo punto bisognerebbe pensare sul serio ad un risanamento economico ed a una politica di crescita, ma fino adora si è speso con bilanci provvisori e senza mai pensare al domani. Tutti i nodi vengono al pettine e lo spending review ha abbattuto la sua scure sulle economie già precarie dei comuni. C’è già chi dice che presto saranno tagliati servizi essenziali come gli asili nido o l’assistenza agli anziani, altri invece dicono che si lotterà per ottenere proroghe ed elargizioni. in questa giungla la verità è in mano a pochi ma forse se i problemi economici arrivassero ancora più in alto qualcuno si sveglierebbe, ma c’è già chi sostiene che siamo fuori dalla crisi.