Oddo: “Giù le mani dal Lazzaretto di Trapani”

La vendita dello storico edificio trapanese non piace al vicepresidente dell’ARS, Camillo Oddo, che ritiene sia opportuno mantenere la gestione comunale di tale immobile, lascianodolo così fruibile all’intera collettività.

“Il Lazzaretto è un simbolo del capoluogo e non può essere considerato come un pezzo ingombrante di un’eredità di famiglia che va dismesso al più presto. L’operazione finanziaria, i tanto decantati 11 milioni e mezzo di euro, dell’eventuale vendita, è fittizia. Serve soltanto a far quadrare i conti perché c’è il termine del 31 dicembre da rispettare. Entro questa data il Lazzaretto deve essere venduto ed il Comune deve avere incassato la somma”.

“L’Amministrazione Damiano –  continua Oddo – non ha ancora il bilancio. E’ una scelta sbagliata nel merito e nel metodo. Nel merito perché è necessario un suo recupero per una fruizione pubblica non certo per destinarlo a struttura ricettiva nelle mani di privati. Nel metodo perché una decisione così importante si assume soltanto dopo un confronto con la città. C’è sotto una logica politica profondamente antidemocratica. Chi vince le elezioni governa, non comanda. Una scelta del genere deve coinvolgere la città, le sue categorie produttive, le sue migliori risorse intellettuali. Mi auguro che l’Amministrazione Damiano abbia il coraggio e la forza di rivedere la sua posizione e proponga, al più presto, al Consiglio una nuova delibera che possa mettere il Lazzaretto al riparo dalla vendita”.

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.