Il Consigliere D’Angelo si dichiara esterrefatto e stupito dal poco rispetto delle Istituzioni da parte dei Dirigenti del Comune. Tutto è partito dal voto di un emendamento a firma di Milito, dove veniva proposto di abbassare le indennità di posizione dei dirigenti del 20% e cioè di circa 12.000,00 ciascuno , le tabelle nazionali vanno da 9.200,00 a 42.800,00, i dirigenti del Comune di Alcamo prendono 41.975,00 + il 20% su questa somma come indennità di risultato. La somma detratta ai dirigenti doveva essere impegnata per i bisognosi. A questo emendamento i Dirigenti hanno risposto con una lettera che ha messo in dubbio la legittimità del Consiglio Comunale nel decidere su queste tematiche. Il Consigliere D’Angelo di contro, nel suo intervento al Consiglio Comunale, ha ribadito che: “Proprio nel rispetto della giurisprudenza, è compito proprio del Consiglio comunale, organo democraticamente eletto, suggerire, proporre attraverso atti di indirizzo, al fine di portare avanti una corretta procedura per la soluzione dei problemi seri e delicati che investono la nostra comunità”. “Considerato che questa lettera – continua D’Angelo – presenta una scarsa cultura riguardo il rispetto alle Istituzioni, perciò invito il signor Sindaco e l’intera Giunta ad attivarsi, riguardo ai Dirigenti, per creare nuove culture professionali, per integrare e modernizzare la monocultura del diritto amministrativo che sinora (visto il contenuto e lo spirito della lettera) ha dominato questa classe dirigente. Infine, D’Angelo si è rivolto direttamente al Sindaco, esortandolo a intervenire perché “in questo Ente -secondo D’Angelo – urge il bisogno di una nuova leadership, ciò dipende esclusivamente da Lei, che deve dar seguito a ciò che Lei ha detto in campagna elettorale, al fine di mantenere e far rispettare la dignità dei ruoli e dare alla città le risposte che si aspetta”.