Palermo. Il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, intervenendo all’Università di Firenze ha detto agli studenti che appena sarà in Guatemala si sentirà libero di dire come la pensa sulla trattativa stato-mafia. Ha aggiunto che c’è chi sa molto e non vuol parlare, dentro le istituzioni, dentro la mafia e uomini che hanno fatto parte dello Stato. Se ad oggi non ha parlato è perchè in Italia si sente le mani legate, ma dal Guatemala si sentirà libero di dire le cose che ha scoperto. Parole che tuonano come minacce, ma lui stesso ha ribadito che tali non sono.