Incontro con Vito D’Angelo, vice Presidente del Consiglio Comunale di Alcamo

Consigliere D’Angelo, la politica è ogni giorno protagonista della cronaca, lei è soddisfatto dell’attuale situazione politica?

“Se si riferisce a quella nazionale è quasi moribonda, immersa in una crisi profonda sul piano etico, morale, strutturale e politico. In riferimento a quella regionale, il dato che più mi preoccupa, e non solo me,  è la marcata astensione al voto, che credo mai prima d’ora nella storia dell’Italia democratica abbia toccato percentuali così allarmanti.

In Sicilia un cittadino su due non si è recato alle urne non per il fatto che si è votato nella sola giornata di domenica, ma per manifestare dissenso e delusione nei confronti dei partiti della politica. E meno male che c’è stato il fenomeno Grillo, perché senza i grillini, che esprimono la protesta verso il sistema partitocratico, l’astensione sarebbe stata ancora più consistente.

C’è un secondo elemento, non meno preoccupante del primo, cioé l’elezione di un Presidente della Regione che non gode di alcuna maggioranza parlamentare, salve a fare ricorso a forze dell’opposizione (MPA di Lombardo e Grande Sud di Miccichè) che di fatto riporterebbero alla Regione la stessa maggioranza che ha amministrato nella precedente legislatura, responsabile, – a mio giudizio – dei tanti guasti portati alla Sicilia, costituiti da eccessivo clientelismo, sperpero di denaro pubblico ed incapacità ad utilizzare le risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea per il rilancio economico e sociale dell’Isola”.

Invece, in riferimento alla politica alcamese: lei si è reso protagonista di dibattiti accesi in Consiglio Comunale, a cosa si deve tanta vivacità?

“Io non sono vivace in Consiglio Comunale, semmai sono un rappresentante delle Istituzioni che intende svolgere il proprio mandato con responsabilità e libertà, nell’esclusivo interesse dei cittadini. Non lancio sfide, ma vorrei tanto contribuire a voltare pagina; perché serve un’idea diversa di intendere ed amministrare la cosa pubblica. Purtroppo, spesso in C.C. gli argomenti da trattare non arrivano sufficientemente chiari per determinare le dovute scelte da rendere conto agli elettori. Se c’è una sfida è quella di lavorare meglio per fare meglio”.

Perché si è candidato in una lista civica ? E perché in  Patto per Alcamo?

“Mi sono candidato alle lezioni amministrative perché ritengo di poter dare ancora il mio modesto contributo alla comunità alcamese. Ho scelto la lista civica PATTO PER ALCAMO, perché in essa ho trovato persone che giornalmente, quotidianamente affrontano prove dure per un leale impegno politico, senza interessi di parte. Oggi i partiti non sono più punti di riferimento come per tanti anni lo sono stati. Debbono rinnovarsi, riflettere su come rispondere alle richieste di una società nuova e moderna. Da rappresentante di una lista civica mi è stato molto più facile riflettere meglio per comprendere le radici profonde – culturali, morali ed economiche – della crisi che stiamo attraversando. Solo per questo spesso sembro vivace. La mia è sola voglia di cambiamento”.

Cosa ritiene  prioritario  per la città di Alcamo?

“L’acqua, l’acqua, e sempre l’acqua.  Non è possibile che dopo TRE,  QUATTRO, festeggiamenti, inaugurazioni, proclami e consistente dispendio di denaro pubblico della precedente amministrazione Scala, il “Bene Acqua” continua ad arrivare nelle case degli alcamesi ogni  7, 8, 9, 10  giorni. Tutto questo pesa esclusivamente sulle tasche dei cittadini. E’ questa la chiamiamo una città che vive? Una città moderna ed acculturata? Priorità è un piano artigianale, commerciale, industriale, degno di tale nome. Le nostre imprese non debbono continuare ad emigrare nelle città limitrofe, per potere lavorare, per creare reddito e occupazione.  Priorità è dare risposte alle tante famiglie ed associazioni che vivono nel disagio. Priorità è snellire con fatti la macchina burocratica. Non è concepibile che per avere una certificazione dal settore LL.PP. ed Urbanistica occorrano mesi.

Priorità è cancellare l’assistenzialismo e ridurre gli sprechi”.

Come giudica l’operato dell’attuale Amministrazione Comunale?

“Il Sindaco Bonventre è una persona dotata di tanti pregi. E’ una garanzia per tutta la comunità alcamese, solo se dimostrasse di essere più incisivo e rafforzasse la sua presenza nel territorio.  La gente è segnata da forte preoccupazione, perché sembra che non sia cambiato nulla  rispetto al passato. Serve segnare la differenza. Occorrono scelte, atti, azioni di operosa convergenza con l’intero Consiglio Comunale che guardi con maggiore attenzione alla comunità, alla scuola, alla sanità ed al mondo dei giovani. E’doveroso eliminare gli sprechi (macchine, autisti, telefonini), ridurre i costi della politica e contenere le spese della burocrazia. Il Sindaco in questa opera ritengo debba essere più determinato, accompagnandosi ad una più chiara identità politica.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteCordoglio alla famiglia del Vigile del Fuoco alcamese
Articolo successivoRusso passa il timone della sanità regionale alla Borsellino
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.