PD: “Gli ex-Ds bocciano la gestione Gucciardi del partito”

Un documento firmato da sessantuno dirigenti del PD, ha aperto un forte dibattito interno al partito sulla gestione dell’ex-segretario, dimissionario e neo-deputato per la terza legislatura consecutiva, Baldo Gucciardi. Tra queste firme ci sono soprattutto quelle dell’area ex-Ds, che in questi anni hanno sofferto la “democristianizzazione” del PD nel trapanese. Infatti, sono stati in molti i militanti che hanno lamentato il modo di operare verticistico da parte e senza nessuna partecipazione dal basso, in riferimento alla coppia popolar-democristiana Gucciardi-Papania. Uno su tutti il caso della nomina nel listino del Presidente Crocetta di Antonella Milazzo, adesso parlamentare all’Ars con 186 voti di preferenza, escludendo altri dirigenti di partito come Monica Alagna o Giacomo Scala, nelle battute finali.

Nel documento si da atto alla vittoria di Crocetta definendola “una grande opportunità e novità assoluta per la sicilia. C’è bisogno di un forte rilancio dell’iniziativa politica del PD anche in provincia di Trapani

Questi, del resto, erano i propositi che ci avevano spinti a sostenere qualche anno fa l’elezione a segretario provinciale dell’onorevole Baldo Gucciardi, il quale, insieme a noi, s’era intestato la battaglia per consentire l’affermazione di un gruppo dirigente aperto, autorevole e plurale, legittimato dal consenso degli iscritti, che, partendo dal territorio, sapesse ascoltare i bisogni dei cittadini per costruire una rinnovata capacità di rappresentare le esigenze di una società che cambia”.

Invece secondo quanto scritto nel documento, “non senza rammarico – proseguono i firmatari – non possiamo non evidenziare come il nostro partito non è riuscito a raggiungere, se non in maniera parziale, gli obiettivi di apertura alle nuove generazioni, di forte radicamento nel territorio e di vera ed effettiva mescolanza che avevamo auspicato“.

Non soddisfatti si ritengono anche sull’operato nelle singole città: “Sia nei centri maggiori, che nei Comuni medi e piccoli, il gruppo dirigente è spesso attraversato da continue fibrillazioni, le soluzioni proposte, a volte, solo di facciata e costruire per avvantaggiare alcuni delegittimando altri“.

Infine il dato più grave è quello di “un arretramento elettorale e di un incomprensibile e facile trionfalismo”

Secondo i 61 bisogna puntare ad un partito che “attraverso una trasparente e democratica gestione, a partire dalle campagne di tesseramento, aggreghi migliaia di soggetti che, anche per colpa di sottovalutazioni e calcoli di parte praticati all’interno del Pd, hanno scelto di vivere ai margini della politica e del partito, poichè disillusi dalla reale condizione del Pd della provincia di Trapani, d’incidere seriamente sulle questioni che riguardano i loro legittimi bisogni“.

I firmatari del documento voteranno alle primarie il Segretario Bersani, così come faranno quelli dell’area Gucciardi-Papania.

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