ALCAMO- Dopo l’occupazione del Consiglio Comunale, iniziata nella serata del 22 novembre scorso da parte del Consigliere Ignazio Caldarella, la seduta di ieri sera si è dimostrata essere molto partecipata da parte di liberi cittadini che hanno voluto presenziare per sostenere la loro causa.
Il sindaco di Alcamo si è subito premurato di dare una risposta ed esprimersi riguardo le ultime novità sulla questione dei precari. Bonventre dichiara di essersi interessato personalmente e di avere conferito con il Presidente della Regione Crocetta, nonchè con le restanti istituzioni reponsabili a livello regionale e nazionale. A tal proposito, si pensa che proprio governo e regione potrebbero deliberare una proroga biennale per tutti i lavoratori precari, cosa che risulterebbe essere non una soluzione, piuttosto un tamponamento al problema. Inoltre, continua Bonventre, l’ Anci Sicilia ha indetto un incontro per il 7 dicembre a Palermo, con il Presidente della Regione e i sindaci di tutti i comuni, durante il quale il sindaco di Alcamo si impegna a riporre sotto i riflettori la questione dei precari. In merito alla vicenda Caldarella, Bonventre dichiara: “Pressare sul comune di Alcamo è come sfondare una porta aperta, poichè il comune ha già dimostrato con i fatti di essere a favore della risoluzione del problema”. Lo stesso conclude invitando il consigliere, quindi, a rivedere la sua posizione, e che il sindaco stesso si è preoccupato di fare presente agli esponenti delle istituzioni l’atto di protesta.
All’invito di Bonventre, il Consigliere Caldarella risponde di voler continuare la sua protesta fino a quando la questione non sarà risolta e auspica che molta gente possa partecipare all’incontro del 7 dicembre con Crocetta per far sentire la propria voce.
Dopo la sua dichiarazione, l’atmosfera sembra riscaldarsi abbastanza e i capigruppo dei vari partiti intervengono singolarmente per esprimere la propria opinione in merito.
Il Consigliere Trovato precisa che la questione precari è stata sempre a cuore al Comune, anche nel corso della scorsa amministrazione.
Vesco, a fronte delle critiche rivolte a Caldarella, sottolinea la possibilità di ogni individuo di poter esprimere il proprio disappunto, benchè egli stesso non si dichiari concorde con le modalità adottate dal consigliere. Ribadisce, inoltre, l’obbligo di ogni individuo di vigilare sull’operato della Regione e che, alla fine, i meriti andranno attribuiti all’amministrazione tutta, non a singoli individui. Proprio per questo invita Caldarella ad unirsi a loro per crerare un movimento di protesta unitaria.
La proposta di D’angelo si esplica, invece, nel delegare il Sindaco fino a giorno 7 dicembre e agire unitariamente solo in una fase successiva.
Al suo intervento segue quello del Consigliere Milito (del ’59), il quale interviene duramente sulla questione sferrando una critica molto forte nei confronti di Caldarella. Nello specifico, egli definisce l’iniziativa del Consigliere una vera e propria “buffonata”. Con un atteggiamento visibilmente irritato, e talvolta anche irritante nei confronti del collega, Milito accusa Caldarella di demagogia e chiede che lo stesso dia delle soluzioni, poichè è sicuro che anche lui sia a conoscenza dell’impossibilità in cui il Comune si trova nel risolvere il problema. Definendolo come paladino, Milito infine dichiara di essere sorpreso dalle motivazioni per le quali Caldarella ha deciso di occupare l’aula consiliare considerando che esistono, invece, problematiche, gestibili direttamente dall’ente Comune, per cui attuare una protesta di tale portata.
A seguire l’intervento di Ruisi, del gruppo di ABC, il quale esprime la sua solidarietà nei confronti del collega Caldarella interpretando il problema del precariato come questione ormai antica per i Comuni siciliani, ma condivide l’idea di “dare da bere agli assetati”, attraverso la proroga di due anni, che ad oggi si trovano in una condizione drammatica. La prosecuzione dell’azione risolutiva deve vertere, però, secondo Ruisi, alla riutilizzazione di queste figure in termini di valorizzazione.
Il consigliere Fundarò sottolinea invece che il Pd ha fatto, insieme a tanti altri partiti, di tutto per affrontare la questione che risulta essere una piaga non solo per la città di Alcamo. Anche lui non condivide il metodo, piuttosto auspica ad un intervento unitario in tal senso.
Gina Caldarella dichiara di non aver condiviso la scelta iniziale di occupazione. Dopo le parole del Sindaco, che ha fatto sapere di aver reso nota la questione a livello regionale, si sente di dare pieno appoggio all’iniziativa.
Allo stesso modo, il Consigliere Raneri, esprime la sua solidarietà in merito all’occupazione e si dice in attesa di nuovi riscontri per valutare un’iniziativa unitaria di tutto il consiglio.