Salta il decreto per accorpare le province

Rischia di saltare il provvedimento che permetteva di riorganizzare le province italiane a causa dell’imminente crisi di governo. Ieri la decisione di non convertirlo in legge da parte della Commissione Affari Costituzionali del Senato, scelta presa all’unanimità. Alla Commissione erano presenti i Ministri per la pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, e dei rapporti con il Parlamento, Piero Giarda. Oggi è stata fatta una riunione dei capigruppo in Senato per trovare delle possibili soluzioni. Secondo molti Senatori sarà difficile trovarne una via di uscita a causa dei numerosi sotto-emendamenti al decreto, circa 140.

Un’altro effetto del ritiro del PDL dalla maggioranza.

“Il destino di questi mesi è di perdere occasioni importanti –  ha commentato il presidente della Commissione Carlo Vizzini – è stato fatto uno sforzo per trovare le condizioni complessive per approvare questo provvedimento atteso ma non è andato a buon fine”.

Secondo Francesco Pardi Senatore dell’IDV: “Presto scuole, strade e altro non avranno più i mezzi necessari. Ciò rende indispensabile una soluzione provvisoria che sta al Governo  indicare“.

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.