ALCAMO- Si è svolto ieri un importante convegno sul tema dei patrimoni mafiosi, durante il quale sono intervenute diverse personalità di spicco nell’ambito della giustizia e della lotta alla criminalità organizzata. Durante l’intera giornata gli esperti del tema hanno illustrato le principali problematiche riguardanti i patrimoni mafiosi nei suoi aspetti investigativi, di misure di prevenzione e dei profili sanzionatori, leggendo il fenomeno anche dal punto di vista del ruolo delle banche e degli operatori professionali.
Sono stati trattati temi che vanno dal business dell’eolico a quello dei rifiuti, dalla sanità alle infiltrazioni mafiose nelle pubbliche amministrazioni che interessano gli affari loschi della mafia. L’aggressione diretta che si può mettere in atto è quella che vede intaccare i patrimoni. Il presidente della Banca Don Rizzo sottolinea l’importanza dell’attività delle banche nell’aiutare le forze investigative ad individuare affari illeciti soprattutto relativi al riciclaggio. Riferendosi all’aggressione alle risorse economiche dei mafiosi, Linares afferma che la capacità dello Stato sta nel rendere anoressiche queste fonti di ricchezza, poichè esse vanno a sottrarsi a quello che è il circuito legale del denaro andando a pesare anche sugli agenti esterni al giro. Il sindaco di Alcamo, intervenuto durante il convegno, ha sottolineato come i cittadini di Alcamo abbiano sopportato durante gli anni ’90 la presenza mafiosa che ha rallentato e reso ancora più difficile la crescita culturale della città. “Da decenni si sta lavorando per consegnare ai giovani una città capace di dare risposte e di arginare ogni forma di illegalità e, ancor più, di mafiosità. Se ci sono istituzioni credibili, gli alcamesi sanno da che parte stare». Dopo essersi congratulato con gli organizzatori dell’evento il sindaco di Alcamo ha continuato affermando: «La presenza dello Stato, oggi a tutti i livelli, nell’auditorium Marconi, riafferma nel nostro territorio il senso e l’amore dei cittadini per la legalità, rafforzando il senso di sicurezza e ponendo le basi per continuare il percorso di “rinascita” del tessuto sociale che spetta a tutti noi cittadini compiere. Anche questa di oggi – ha concluso così il suo intervento il sindaco Bonventre – è una pagina storica per la nostra città».