Castellammare – Martedì 15 gennaio 2013 alle ore 15:00, presso la sala congressi del Castello Arabo-Normanno di Castellammare del Golfo, sarà presentato in una conferenza il progetto “Le vie B.A.C.C.: insieme per lo sviluppo”.
Il progetto di sviluppo, nato dopo la sigla di un Protocollo d’Intesa tra i comuni di Balestrate, Alcamo , Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta ( B.A.C.C.) , ha come finalità la promozione e la valorizzazione in ambito nazionale e internazionale dell’identità locale e delle risorse del territorio dei comuni aderenti, che hanno come riferimento il comparto agricolo ed in particolare il settore vitivinicolo, facendo riferimento soprattutto all’enoturismo, all’enogastronomia e al pescato di Sicilia.
I principali destinatari della conferenza sono appunto, tutti i produttori locali che abbiano voglia di promuovere il loro prodotto, sempre più in crisi a causa del mercato industriale che, mette in commercio prodotti spudoratamente spacciati per DOP o DOC ingannando i consumatori.
Il tavolo dei lavori sarà presieduto dai rappresentanti dei 4 comuni aderenti, C.mare – Ass. Turismo e Sviluppo Maria Miceli e Ass. Sport e Politiche Giovanili Alessandra D’Aguanno; Alcamo – Ass Sviluppo Ottilia Mirrione e Ass. Turismo Elisa Palmeri Balestrate – Vice sindaco Salvatore Ferrara
Calatafimi – Segesta Ass. Sviluppo Davide Boni , e dal resp.le Amministrativo e Controllo dell’Airgest, soc. di Gestione dell’Aeroporto di Trapani-Birgi/Dott. Dario Sorbello.
“Si è voluto organizzare questa conferenza, afferma l’Assessore al Maria Miceli, per portare a conoscenza della cittadinanza dell’esistenza del progetto partito all’interno del protocollo d’intesa siglato dai 4 Comuni che hanno dato vita alle Vie di BACC.
L’obiettivo principale e comune ai 4 territori, continua l’Assessore, è quello di favorire la nascita di una mentalità proiettata verso lo sviluppo del territorio sia in ambito locale, regionale, nazionale ma soprattutto europeo e mondiale. E’ logico che tale obiettivo è raggiungibile solo grazie alla disponibilità dei singoli produttori locali ad allargare il loro scenario produttivo. Questo porta al rafforzamento delle stesse categorie che finiscono con il diventare il prodotto principale da esportare all’estero e far conoscere ai Buyers stranieri. E’ chiaro che non c’è sviluppo senza un’aggregazione.
Nei prossimi anni si avrà sempre di più difficoltà a collocare il singolo prodotto nel mercato outsider e la sola arma a disposizione finisce con l’essere il riconoscimento dei produttori locali nelle associazioni o nei consorzi o in altre forme di aggregazione”.