PARTANNA- Dopo il sì della Regione che ha avviato le procedure per le trivellazioni in Sicilia, si è immediatamente costituito un comitato che si oppone a questo intervento sul territorio. Giorno 20 gennaio, alle ore 18,00 presso “Le Scuderie“ del Castello Grifeo – a Partanna, si svolgerà un’assemblea per discutere dei rischi e delle criticità a riguardo.
Lo scopo è quello di organizzare degli interventi futuri sulla base del fatto che quest’operazione è altamente dannosa per le province di Trapani, Palermo e Agrigento in cui sono previste le trivellazioni. Nello specifico i Comuni interessati saranno: Partanna, Montevago, Santa Margherita di Belìce, Bisacquino, Campofiorito, Camporeale, Contessa Entellina, Corleone, Monreale, Partinico, Piana degli Albanesi, Roccamena, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Alcamo, Gibellina, Poggioreale e Salaparuta. Le motivazioni principali per cui, sostiene il comitato, è necessario opporsi sono relative ai danni alla salute che comporterebbe inevitabilmente l’estrazione petrolifera con le sue tecniche, la comprovata incompatibilità delle trivellazioni con il nostro territorio ad alto rischio sismico, lo stravolgimento strutturale del nostro territorio a naturale vocazione turistica e agricola, il rischio di inquinamento di qualsiasi genere, la perdita da parte del cittadino di ogni sovranità sulla propria terra e della svalutazione dei propri immobili.
L’incontro vedrà come relatori il Sindaco del Comune di Partanna e le autorità Ecclesiastiche, Luigi Restivo, in rappresentanza del comitato, Gianfranco Zanna, Direttore Regionale Legambiente (Ideatore e coordinatore Progetto Salvalarte Belice), Giusi Maritato, Biologa e Attivista Comitato No Trivellazioni nella Valle del Belìce, Salvatore Mauro, Attivista Comitato No Trivellazioni nella Valle del Belìce, Beppe Croce, Giornalista blogger, Alessandro La Grassa, Presidente del Cresm di Gibellina, Nicola Catania, Coordinatore Comitato dei Sindaci della Valle del Belìce.