I Carabinieri della Compagnia di Trapani martedì 5 febbraio hanno tratto in arresto S.M., quarantenne residente in una frazione dell’agro trapanese, che dovrà scontare una condanna a quattordici anni ed un mese di reclusione per violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia.
I fatti in questione sarebbero avvenuti tra il 2000 ed il 2005: durante quell’arco di tempo “l’orco”, approfittando delle momentanee assenze da casa della moglie, avrebbe posto in essere violenze sessuali sulla figlia, che all’epoca in cui i fatti iniziarono a verificarsi aveva poco più di sette anni d’età.
Nel tempo gli atteggiamenti dell’uomo divennero sempre più aggressivi, tanto che negli ultimi periodi egli era arrivato al punto di buttar fuori da casa la giovane moglie per poter compire le sue violenze confronti della figlia.
A seguito da una prima denuncia da parte della madre, la quale – per paura del marito e per senso del pudore – ha cercato di mettere in rilievo più i maltrattamenti nei suoi confronti che le violenze compiute sulla figlia, i Carabinieri sono riusciti, con pazienza ed estrema delicatezza, a ricostruire l’intera vicenda.
Le accurate indagini hanno così consentito all’Autorità Giudiziaria di porre termine alle esecrabili azioni dell’uomo.
Al termine dell’iter processuale, riconosciuti validi tutti gli elementi di prova forniti dai militari dell’Arma, l’uomo è stato condannato alla pena detentiva sopra richiamata e per lui si sono aperte le porte del carcere.