La Camusso ai familiari di Burgarella

Susanna Camusso, segretario generale della CGIL, ha scritto una lettera ai familiari di Giuseppe Burgarella, l’uomo che nei giorni scorsi si è tolto la vita perchè non trovava più lavoro da tempo. L’uomo era un attivista proprio del sindacato della Camusso. Accanto al suo corpo senza vita è stato trovato un libro sulla repubblica italiana e una lettera dove spiegava le sue ragioni di uomo che senza lavoro non ha dignità. La CGIL ha diffuso la lettera della Camusso:

“La notizia della tragica scomparsa di Giuseppe mi ha raggiunto solo oggi, mentre sono fuori Italia per una missione di lavoro. La prima domanda che non smetteremo mai di farci, le compagne e i compagni della camera del lavoro, io stessa , e’ perché non abbiamo capito che si era sorpassata quella sottile linea di confine tra l’indignazione e la possibilità di continuare a lottare e sperare e la disperazione che viene dalla perdita del lavoro, vissuta per Giuseppe come perdita di dignità e tradimento dei valori sui quali si era formato, per i quali aveva scelto di militare nella CGIL, a partire dall’articolo 1 della nostra costituzione.

Ci rimarrà sempre questo dubbio, sempre ci domandiamo se possiamo dobbiamo fare di più per cogliere intorno a noi quel crescere di disperazione, di rassegnazione che una crisi Cosi lunga e profonda determina in tanti che privi di lavoro si sentono anche privo della loro cittadinanza della loro dignità del loro orgoglio.
Affranti ci poniamo il dubbio, sapendo che nulla oggi possiamo fare, se non provare ad interrogarci ancor di più sugli effetti di una disoccupazione crescente, che in certi settori come l’edilizia sembra una discesa senza fine.
Nell’esprimere alla famiglia e alle compagne ed ai compagni tutti la più sentita partecipazione al dolore, l’impegno che dobbiamo e possiamo assumere e’ quello di continuare la nostra iniziativa e mobilitazione perché il lavoro torni al centro delle politiche perché si difenda e si crei lavoro.
Ogni giorno sentiremo la difficoltà di non aver capito, ma ogni giorno sapremo che Giuseppe e tanti altri con lui ci dimostrano che non di deve arrendersi perché lavoro e dignità sono cittadinanza, ancor più certezza per la vita delle persone.
Con grande affetto

Susanna Camusso

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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.