Interpellanza del Movimento 5 Stelle sull’Ospedale alcamese

Il Movimento 5 Stelle, forse notando un affievolirsi dell’opera politica per la nascita di un nuovo Ospedale ad Alcamo e un contemporaneo smantellamento veloce e continuo del vecchio, ha inviato una Interpellanza al Presidente Crocetta e all’Ass. per la Salute per avere notizie del Presidio ospedaliero S. Vito e Santo Spirito di Alcamo (TP).

Qui di seguito l’intera interpellanza:

Al Presidente della Regione e all’Assessore per la salute, premesso che:

la L. R. n. 5/2009 e i successivi decreti attuativi per il riordino, la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera e territoriale delle Aziende sanitarie, ed in particolare per la A.S.P. n. 9 di Trapani, ha declassato il Presidio Ospedaliero di Alcamo in Struttura Sanitaria Polivalente con annesso P.T.A. e R.S.A., ridisegnandone profondamente l’assetto
organizzativo e sospendendo l’attività di numerosi reparti;

l’obiettivo della riforma sanitaria in questione va senz’altro inserito in una più ampia visione di efficienza ed economicità del servizio offerto, ma questo non può certamente precludere la tutela, costituzionalmente riconosciuta, dell’accesso di ogni cittadino alle cure sanitarie qualora vi siano delle situazioni di emergenza;

nell’attuazione degli obiettivi della suddetta legge si dovrebbe comunque tener conto della densità di popolazione e delle peculiarità geografiche delle aree in cui i presidi interessati ricadono. Nel caso di specie, il presidio ospedaliero di Alcamo rappresenta l’unico punto di riferimento sanitario per diversi comuni vicini e ricade in un’area geografica densamente abitata che ha una sua esclusiva vocazione territoriale. In mancanza di strutture sanitarie adeguate, e per motivi geografici, la popolazione alcamese e dei comuni circostanti si dovrebbe obbligatoriamente spostare verso ospedali di Palermo (e/o del palermitano), andando ad intasare l’utenza del capoluogo e facendo diminuire sensibilmente quella dell’intera A.S.P. della provincia trapanese;

atteso che:

l’A.S.P. n. 9 sta attualmente realizzando alcuni lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’Ospedale, finanziati nell’ambito del Piano poliennale previsto dall’art. 20 della Legge n. 67/88;

i suddetti lavori riguardano opere di adeguamento e messa a norma edile ed impiantistica dell’edificio esistente e prevedono anche la realizzazione di opere importanti di ampliamento, con la realizzazione di nuovi corpi fabbrica da edificarsi
nei pochi spazi disponibili all’interno della già congestionata area dove sorge l’Ospedale di Alcamo; considerato che:

sulla base dei nuovi criteri previsti dalla normativa nazionale il progetto di ampliamento del P.O. di Alcamo si dimostra non in linea con la nuova programmazione regionale in materia di rete ospedaliera;

l’Ospedale è situato in pieno centro storico, in una posizione interna alla cortina edilizia e necessita ancora dell’adeguamento alle norme sismiche, con una spesa stimabile di circa 3.000.000,00;

volendo anche ipotizzare il completamento degli attuali lavori di ampliamento e la realizzazione delle sopraccennate opere di adeguamento sismico, a lavori ultimati si otterrebbe comunque una struttura non in grado di erogare tutti i servizi sanitari oggi presenti nella città di Alcamo, costringendo l’A.S.P. a perpetuare il ricorso ad immobili di proprietà privata, con una spesa annua già oggi superiore a 210.000,00;

visto che:

nel piano triennale delle opere pubbliche è prevista ad Alcamo la realizzazione di una nuova struttura sanitaria, in grado di concentrare tutti i servizi oggi erogati, partendo dalle attività ospedaliere previste dai decreti di riordino, fino alle restanti attività ambulatoriali ed amministrative;

l’ospedale di Alcamo, stante le opere di ridimensionamento organico previste, potrà assicurare ancora per poco tempo i livelli essenziali di assistenza sanitaria in un territorio geograficamente strategico (a meta’ strada rispetto a Trapani e Palermo, ed adiacente ai territori interni della Valle del Belice) che comprende una popolazione stimabile in circa 80.000 abitanti;

per conoscere:

se non intendano porre in essere delle misure dirette a ripristinare i numerosi servizi sospesi, molti dei quali essenziali alla tutela del basilare diritto alla salute dei cittadini;

se non ritengano opportuno implementare la struttura organica dell’ospedale e l’operatività del Pronto Soccorso;

se non ritengano opportuno sospendere i previsti lavori di ampliamento dell’attuale edificio, atteso che sono necessari lavori di adeguamento sismico e non di ampliamento strutturale;

se non intendano avviare la procedura di realizzazione della nuova struttura sanitaria prevista dal piano triennale delle opere pubbliche;

se non ritengano opportuno realizzare la suddetta struttura sanitaria senza l’intervento di soggetti privati nel finanziamento della stessa, considerato che il modello gestionale definito come project financing , ove realizzato, ha generato sopratutto un aggravio di costi e disservizi.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteNelli Scilabra a Castellammare: “Serve sinergia per il bene della Sicilia”
Articolo successivoABC contesta l’adesione del Comune al progetto M’illumino di meno
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.