I quindici deputati del M5S anche per il mese di febbraio hanno restituito buona parte del loro stipendio, producendo un accantonamento complessivo di 76.673 euro. Questa volta però le rinunce cominciano a essere meno consistenti, e seppur apprezzabili, quello che è stato il punto di forza della campagna elettorale del movimento, comincia quanto meno a lasciare perplessa l’opinione pubblica che non tarda a farsi sentire soprattutto sul web.
Il meccanismo messo a punto dai grillini infatti, che prevede la trattenuta di una somma pari alle spese sostenute, ha evidenziato sostanziali differenze tra un deputato e l’altro. Il siracusano Stefano Zito ha documentato un rimborso spese pari a 2.116 euro, seguito dal vicepresidente dell’Ars Venturino, che ha trattenuto una somma pari a 1.898 euro. A far discutere sono però quelle somme trattenute con documentazioni poco chiare, come nel caso del palermitano Giorgio Ciaccio, che ha giustificato trattenute per un importo di 500 euro per affitto casa, pur essendo residente nella stessa città in cui lavora. Oppure ancora il bagherese Salvatore Siragusa che per spese benzina ha trattenuto 858 euro, come nel caso di Vanessa Ferreri residente a 220 km da Palermo. Ciò nonostante le sue trattenute per le medesime motivazioni ammontano a 733 euro. Matteo Mangiacavallo residente a soli 96 km di distanza da Palermo ne trattiene oltre 400.
Il capogruppo del M5S Cancellieri, ha giustificato i suoi “colleghi” di movimento replicando: “Tutte le spese sono giustificate: nel caso di Zito, ha dovuto dare un congruo anticipo sull’affitto, mentre Siragusa ha viaggiato molto per incontrare i nostri gruppi sparsi sul territorio”.
Le critiche sul blog di Beppe Grillo non sono mancate. In molti hanno precisato che sono innumerevoli i lavoratori pendolari che pur sostenendo ingenti spese, quali affitto, benzina, mezzi pubblici, non hanno diritto ad alcun rimborso spese. Tra le critiche si evince un forte senso di perplessità: possibile che con il passare del tempo ci si possa prendere gusto a trattenere quei soldi che i grillini avevano promesso di rendere allo Stato?