ALCAMO – Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro della CGIL, presso il Centro Congressi Marconi, per discutere del “Piano del lavoro” proposto dal sindacato. In una gremitissima sala sono intervenuti il Segretario della CGIL di Alcamo, Giuseppe Favara, la Segretaria Provinciale, Mimma Argurio, il Sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre e la Segretaria Confederale, Serena Sorrentino. Altri interventi sono stati fatti da alcuni disoccupati appartenenti a diverse categorie.
L’incontro è stato aperto da Giuseppe Favara: “Occorre mettere in campo – sostiene il segretario della CGIL di Alcamo- il piano di lavoro. Ci impegneremo a 360 gradi anche localmente. Siamo convinti – conclude Favara – che solamente attraverso il lavoro e l’occupazione possiamo aggredire la crisi“.
Sulla stessa linea anche la Segretaria Provinciale, Mimma Argurio. “Il piano di lavoro – introduce Mimma Argurio – prima di tutto. E’ una speranza per il paese e va attuato immediatamente senza perdere tempo. I lavoratori del mezzogiorno non vogliono assistenza ma lavori certi e dignitosi“.
Anche il Sindaco Sebastiano Bonventre si è trovato sulla stessa lunghezza d’onda. Il primo cittadino ha ricordato ai presenti che in passato ha ricoperto la carica di segretario della CGIL al Policlinico di Palermo ed è sempre pronto a sostenere la causa dei lavoratori.
Momenti di apprensione e rabbia sono scaturiti durante gli interventi di alcuni disoccupati del trapanese. Un operaio edile racconta la sua storia suscitando la commozione dei presenti. “Davanti a me – commenta l’operaio – non vedo futuro. Sono disoccupato da tre anni, ho due bambini e mia moglie non lavora. Oggi prima di chiedere qualcosa dobbiamo dare qualcosa. Facciamo qualcosa di vero per riprenderci la dignità. Sono ottimista – conclude – e spero che il lavoro possa sbocciare con questa nuova primavera“.
A concludere i lavori, la Segretaria Confederale, Serena Sorrentino. “Non è vero che non si può cambiare niente – commenta Serena Sorrentino. E’ possibile cambiare rotta e bisogna fare presto. Si deve allentare il patto di stabilità per far attivare gli enti locali. Dobbiamo tornare allo stato imprenditoriale ed orientare gli investimenti pubblici su cose che servono. Tutta la politica deve fare uno sforzo per dare risposte“.