ALCAMO. Tra pochi giorni scadrà il termine ultimo per fare qualcosa che salvaguardi il giudice di pace presente al tribunale di Alcamo. Le condizioni della questione sono a tutt’oggi molto controverse e nonostante sindaco, consiglieri e ordine degli avvocati si siano più volte espressi e battutti per ottenere qualche riscontro pare che il tribunale sarà a poco a poco trasferito del tutto a Trapani.
A pagarne le spese saranno soprattutto i cittadini, e non solo quelli alcamesi, ma sembra che questo non interessi al presidente del Tribunale e a nulla sono valse le continue richieste di proroga della scadenza. Ora Modì, movimento alcamese, scrive una lettera al primo cittadino per ottenere qualche risposta in merito alla questione Giudice di Pace, considerato che il 29 scadrà il termine per l’istanza.
Di seguito la lettera a firma del presidente del movimento Antonino Vallone:
Dopo la nostra precedente missiva a Lei personalmente consegnata in data 18/03/2013, affinché Lei stessa si attivasse per inviare una istanza per mantenere ad Alcamo la sede del Giudice di Pace, come previsto dal Decreto Legislativo n.156/2012, e atteso che solo tra pochi giorni, esattamente il 29 aprile 2013 andrà a scadere il termine ultimo previsto a pena di decadenza per la presentazione dell’ istanza, Le rinnoviamo preoccupati questo nostro sollecito e a superare urgentemente tutti gli eventuali ostacoli che ancora si frappongono al raggiungimento dell’obiettivo. Non abbiamo appreso, infatti, fino ad ora notizie provenienti dall’Amministrazione che riguardassero questo argomento. Mancano pochi giorni ormai alla scadenza, bisogna fare presto. MODi , da parte sua, su questo problema ha cercato di fare la sua parte, dando prova di impegno nel vigilare e stimolare la buona amministrazione della cosa pubblica. Non vorremmo apprendere una cattiva notizia all’ultimo momento. Sarebbe una grave delusione per noi di MODi, ma soprattutto per tutti i cittadini che hanno il diritto di avere in città la presenza di un servizio giudiziario come quello del Giudice di Pace, senza doversi recare continuamente a Trapani.
L’occasione ci è utile per rinnovare i nostri saluti.