Erice, l’Amministrazione ci ripensa: niente test antidroga per i dipendenti comunali

ERICE. L’Amministrazione ericina guidata dal sindaco Giacomo Tranchida, fa un passo indietro. La Giunta ha infatti deciso di modificare la delibera che avrebbe interessato dirigenti e consulenti comunali ad effettuare il test antidroga. Lo scorso due aprile il primo cittadino ha incontrato i dipendenti di categoria D e, a seguito del confronto, alla delibera sopracitata sono state apportate delle modifiche: “All’atto dell’assegnazione delle funzioni di titolare di posizione organizzativa, ed in costanza d’incarico, annualmente, viene trasmesso al medico competente incaricato dal Comune, apposito certificato del medico di famiglia sull’integrità psico-fisica del proprio assistito, al fine di valutare, anche previa eventuale verifica sanitaria annuale a campion, in relazione (a ragionevole dubbio), la suddetta idoneità, allo scopo di escludere l’assunzione di qualunque sostanza che possa alterarne le proprie capacità. Dall’esito, in riscontro, il medico del Comune informerà il capo dell’amministrazione”.

Il consigliere Luigi Nacci, ha commentato: “Bisogna riconoscere che Tranchida ha riconosciuto l’errore ed è tornato indietro. Era una delibera che non poteva andare avanti. Gli assessori l’hanno approvata per non mettersi contro il sindaco Tranchida”.

La delibera in questione fa riferimento anche alla condizione patrimoniale dei dipendenti che dovranno dichiarare se hanno partecipazioni azionarie o interessi finanziari in conflitto d’interesse con il Comune. Dovranno anche dire se hanno “parenti o affini, coniuge e convivente che esercitano attività politiche, professionali o economiche che li pongono in contatti frequenti con l’ufficio che dovranno dirigere”.

L’amministrazione comunale modifica la delibera e cancella l’esame per dirigenti e consulenti. Basta il medico di famiglia dei dipendenti. Polemico il consigliere Nacci

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