ALCAMO – Approvata quasi all’unanimità (salvo l’astensione del Consigliere Milito ’59) la “mozione d’indirizzo sulla sospensione del provvedimento inerente la zona a traffico limitato del tratto del Corso VI Aprile” a firma del consigliere Pipitone e altri 17 consiglieri.
La mozione è arrivata anche a seguito di innumerevoli lamentele da parte dei commercianti, culminate in una lettera firmata da 52 persone, che hanno visto calare la loro attività lavorativa durante le ore di chiusura di quel tratto di strada.
Le critiche volte da quasi tutti i consiglieri nei confronti dell’Assessore Massimo Fundarò sono legate al fatto che tale decisione è stata presa, come altre in precedenza, in autonomia e senza il coinvolgimento del consiglio comunale e che sia stata messa in atto solo questa iniziativa senza la creazione di tutte le altre inserite nel progetto più ampio.
Anche il neoeletto capoguppo del PD attacca Fundarò: “A prescindere da come vada la votazione della mozione noi chiederemo la sfiducia dell’assessore che ha firmato questa ordinanza. Questo è uno di quei provvedimenti che prima di essere messo in atto deve essere discusso”.
Sebastiano Dara parlando all’Assessore afferma: “Lei avrà il sostegno di ABC nel momento in cui farà delle scelte coraggiose. Il coraggio sta nel fare una scelta radicale ma che abbia alle spalle uno studio tecnico e riesce a coinvolgere l’intera cittadinanza”. “Spesso mi sembra che noi qui prendiamo il gettone di presenza per non fare nulla – continua Dara -ma in realtà mi rendo conto che quelli che non fanno nulla sono i componenti della Giunta che dovrebbero portare a termine quanto votato da noi”.
Calvaruso suggerisce di “creare dei momenti di incontro con i commercianti e con i consulenti esterni per riuscire a studiare una viabilità tale da riuscire a supportare la ZTL”.
Fundarò nella sua risposta mette in evidenza il fatto che quella della creazione della ZTL è stata una decisione presa a fini di sperimentazione e che lui stesso si era fatto carico di revocare la ZTL dopo i festeggiamenti in onore di Maria SS. dei Miracoli. “Il mio progetto è molto più ampio – afferma- ed era tra quelli inseriti nel programma di Bonventre. Io non ho fatto altro che cercare di mettere in piedi un piano per il quale i cittadini ci hanno votato”. “L’idea è quella di installare i parcometri nelle strade più importanti – continua Fundarò – creando così circa 1.500 parcheggi a pagamento al fine di disincentivare l’uso della macchina ed incentivando invece l’utilizzo del trasporto pubblico”. A tal fine ha anche affermato che il famoso bus elettrico dovrebbe essere messo in circolo a breve (dopo innumerevoli problemi di natura burocratica per la sua sistemazione) e stessa cosa per le biciclette a pedalata assistita che potrebbero essere in funzione già dalla prossima settimana.
Ricordando il suo essere ambientalista Fundarò afferma: “vorrei anche invitarvi ad osservare la questione da un’altra prospettiva parlando dell’inquinamento atmosferico: i commercianti non rappresentano l’intera cittadinanza che invece deve essere messa a conoscenza dell’incidenza che hanno i tumori relazionati ad un inquinamento elevato”.
Pronta la risposta di Ignazio Caldarella che sottolinea come tre ore non possano di certo fare la differenza sull’inquinamento.