PALERMO – Si è svolta ieri l’udienza per i dodici arrestati durante l’operazione antimafia denominata “Crimiso.” L’operazione, che lo scorso giugno colpì il mandamento di Alcamo composto dalle famiglie di Castellammare del Golfo, Alcamo e Calatafimi, permise di smantellare la rete delle estorsioni tra Alcamo e Castellammare del Golfo. Nello specifico si tratta di Bonura Antonino, Bosco Antonino, Bosco Vincenzo, Bussa Sebastiano, Campo Vincenzo, Leo Rosario Tommaso, Mercadante Salvatore, Pidone Nicolò, Rugeri Diego, Sanfilippo Giuseppe e Sottile Michele. Quasi tutti arrestati con accuse, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsioni, incendio e violazione di domicilio e della sorveglianza speciale. Tutti hanno scelto il rito abbreviato tranne Diego “u nico” Rugeri, che invece ha scelto il rito ordinario. Intanto è stata ammessa tra le parti civili l’associazione antiracket di Mazara, così adesso, oltre a due dei danneggiati, tra le parti civili ammesse al processo ci sono: l’associazione Castello Libero onlus di Castellammare, i Comuni di Castellammare e di Alcamo, la Federazione antiracket italiana, Confindustria Trapani, Addio Pizzo, le associazioni antiracket di Alcamo, Castellammare, Marsala e Mezara ed infine il Centro Studi Pio La Torre.
La prossima udienza è fissata per il 15 luglio in cui il PM inizierà la discussione con le parti civili. Per Diego Rugeri, invece, la posizione è stata stralciata, quindi, avvalendosi del rito ordinario, avrà un processo separato a Trapani il 18 luglio.