Lo scorso 13 giugno è stata revocata la protezione che era stata assegnata a Vincenzo Liarda, segretario della Cgil delle Madonie, responsabile per la legalità della Flai regione Sicilia e dell’osservatorio nazionale della Flai per la legalità, che da sempre si è speso in prima linea nella dura lotta alla mafia.
Eppure senza alcuna motivazione concreta e senza il dovuto avvertimento preventivo, la scorta che proteggeva il sindacalista della Cgil, è stata revocata, nonostante risalga proprio a qualche giorno fa l’ultima intimidazione, una delle tante, subita da Liarda. Sono ventuno gli atti intimidatori subiti a causa delle sue continue denunce in un territorio dove il fenomeno mafioso è più che tangibile.
Così la “Rete Cento Passi”, si è sentita in dovere di intervenire lanciando una petizione affinchè il Ministro degli Interni Angelino Alfano e gli organi competenti si adoperino per ripristinare il servizio di protezione che è stato immotivatamente negato a Liarda.