CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Si è svolto di recente un incontro a cui hanno preso parte tanti referenti di realtà che insieme hanno costituito un presidio importante contro la mafia. Un bene confiscato, situato nel territorio di Castellammare del Golfo, è stato lo scenario del confronto. Saltatore Inguì ha illustrato sinteticamente quanto sia stato fatto in questo territorio grazie alla collaborazione tra associazioni come Libera e le cooperative di Libera Terra, Addio pizzo, il FAI (Federazione Antiracket Italiana) e le istituzioni dello stato. Il piccolo casolare diventerà una casa delle associazioni che si occupano di legalità. Dopo la descrizione di Domenico Grassa del bene confiscato ad un boss locale è intervenuto Sebastiano Cruciata un insegnante di liceo e presidente dell’Associazione contro Racket ed usura. Quest’ultimo ha sottolineato come sia fondamentale il confronto con le nuove generazioni affinchè si sviluppi un percorso formativo e culturale di legalità. Concetti confermati dal commissario Claudio Valenti il quale ha affermato che il compito repressivo svolto dalle forze dell’ordine ha bisogno del supporto di una forte cultura antimafia e della collaborazione con la società civile.