La Madonna delle Grazie ieri sera è tornata a casa propria (per due anni è stata custodita nella Parrocchia Anime Sante), causa ristrutturazione della Cappella, sita vicino la caserma dei Carabinieri. Ad accompagnare a casa la Madonna è accorsa moltissima gente, festosa e emozionata. In particolare, affascinante e toccante è stato il momento in cui la statua ha varcato l’uscio della Cappella, tanto che ad alcuni degli astanti si sono arrossati gli occhi per le lacrime. La bellezza artistica della Cappella e la particolare statua della Madonna hanno fatto vivere “emozioni che varcano l’umano e portano i cuori direttamente al cielo con un solo accenno di lacrime” (ELB).
Storicamente: in origine fu Cappelletta, in cui nel 1619 fu collocata un’immagine che P. M. Rocca pensa fosse il trittico su tavola (datato 1462), che dal 1865 è trasferito al Museo Nazionale di Palermo. La Cappelletta fu ampliata tra il 1626 e il 1636. Il prospetto fu intagliato da Francesco Marchese (1627). Dal 1898 la Chiesa fu rinnovata. Ritroviamo un affresco dell’alcamese Liborio Mirabile (1914), l’altare in marmo bianco, intagliato dallo scultore Paolo La Licata e il pavimento in marmi policromi.