ALCAMO. Patto per Alcamo ha scritto una lettera aperta a Papa Francesco in cui si esprime profonda ammirazione per la sua persona e il suo operato in questo breve inizio di pontificato. Viene sottolineato come Papa Francesco preferisca gli ultimi, lo dimostra il suo primo viaggio con destinazione Lampedusa, splendida isola di vacanze ma terra d’approdo per derelitti; si sottolinea come le parole del Papa siano sempre colme di misericordia e conciliazione, pronunciate sempre con un sorriso benevolo e le sue esortazioni ad essere con chi ha bisogno per essere chiesa di tutti. Vuol cancellare inutili privilegi della chiesa per riportarla ad una dimensione più terrena e misericordiosa. Parla ai potenti in modo naturale e con parole semplice con lo stesso approccio che si usa per parlare con i deboli, come a sottolineare che siam tutti uguali ma che ognuno può far qualcosa. La chiesa nella crisi odierna deve sostenere l’umanità, non tirarsene fuori come spesso ha fatto in passato. La sua amicizia e reverenza la suo predecessore dimostra come si può far convivere due grandi in piena autonomia reciproca ma con massimo rispetto. Il Papa non vuole che si ceda la pessimismo e all’amarezza di questi tempi bui ed esorta tutti a muoversi verso gli altri e lui lo fa in prima persona con la sua testimonianza presente e attiva, da buon Gesuita.