VITA. Nel Comune di Vita nascerà una piccola struttura con lo scopo di ospitare richiedenti asilo o giovani uomini e donne che godono di protezione umanitaria, a segito della richiesta presentata dal Ministero dell’Interno, di estendere il progetto SPAR già attivo a Marsala, ai comuni limitrofi. La nuova struttura è sita in via Vito Genova 2 nel pieno Centro Storico, luogo ideale per l’accoglienza e l’inserimento degli ospiti extracomunitari.
“L’apertura del nuovo centro di protezione per richiedenti asilo e rifugiati – ha commentato Maria De Vita psicologa e presidente del consorzio gestore del servizio di accoglienza “Solidea” – è la dimostrazione del fatto che esiste anche un sistema di reti composto da enti locali, volontariato e professionisti del terzo settore, che funziona in modo coerente ed equilibrato, rispondendo alle necessità del territorio. Il nuovo centro garantirà interventi di “accoglienza integrata” prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, grazie alla professionalità di diversi operatori del luogo. Già venerdì sono stati accolti i primi due ospiti ringraziamo l’amministrazione comunale di Vita per la disponibilità e sensibilità dimostrata, certamente un gesto significativo che auspichiamo sia da esempio nel nostro territorio per favorire una maggiore integrazione e tolleranza verso quegli uomini, donne e bambini che fuggono da atroci sofferenze in cerca di una vita migliore”.
“Si precisa che l’accoglienza dei richiedenti asilo nel caso specifico provenienti dalla Somalia – ha affermato il Sindaco di Vita Filippa Galifi – è stata resa possibile grazie a contributi statali e non comporterà alcun costo per l’amministrazione comunale che ha messo a disposizione la macchina amministrativa dei servizi sociali. L’accoglienza di queste persone molto più sfortunate di noi coincide con lo spirito di ospitalità che da sempre ha caratterizzato la comunità vitese, anche i nostri compaesani, nel corso degli anni, hanno varcato i confini dell’isola e dell’Italia in cerca di fortuna e di lavoro e a questi fratelli va riservata la stessa accoglienza che vorremo fosse data ai nostri connazionali. Come ha ribadito Papa Francesco in questi giorni è un dovere morale dei credenti e non credenti, pertanto mi auguro che le polemiche che hanno caratterizzato l’arrivo di questi richiedenti asilo vengano sostituite dall’accoglienza di cui è stata sempre capace la nostra comunità”.