ALCAMO. Il deputato regionale Mimmo Turano interviene nella VI Commissione all’Ars su questioni afferenti la sanità siciliana e le lunghe liste d’attese per effettuare delle visite specialistiche.
“La politica – commenta l’onorevole – deve dare risposte concrete ai problemi reali dei cittadini. Uno fra questi è di sicuro legato al funzionamento del sistema sanitario. La sua efficienza è una priorità. In Commissione Sanità all’Ars ho proposto di rivoluzionare la gestione degli esami specialistici. Continuiamo a confrontarci con liste d’attesa che sono insopportabili per chi sta male o per chi ha bisogno di sapere, ed in fretta, quali sono le sue condizioni di salute. Ritengo che ci siano le condizioni per definire un vero e proprio regolamento della specialistica che abbia come obiettivo la riduzione dei tempi d’attesa in relazione ad una serie di parametri da definire e concordare”.
Turano mostra tutte le sue perplessità nel sistema sanitario regionale e propone alcune soluzione che porterebbero un’attività continua, anche di notte, per le visite specialistiche.
“Ritengo che le attrezzature tecniche – commenta Mimmo Turano – debbano essere utilizzate al massimo. Anche prevedendo nuove e mirate assunzioni. Gli esami potrebbero essere regolati secondo fasce orarie. Ritengo che tra l’attesa di un esame per mesi e la possibilità di farlo di notte o ad orari al momento impensabili possa essere accettata da chi, per età e condizione fisica, può permettersi di essere in Ospedale in tempi ed orari non canonici. Dobbiamo puntare a strutture ospedaliere che siano in attività 24 ore su 24 anche per gli esami specialistici. Perché non dovrei sostenere un esame, alle 3 di notte, per essere chiari e concreti, che mi permette di avere notizie in pochi giorni ed invece attendere mesi per fare un esame radiologico? O di altra natura scientifica e medica? Si possono fissare dei paletti e delle regole che facciano riferimento all’età ed alle condizioni fisiche e all’importanza dell’esame e riorganizzare la sanità siciliana puntando ad efficienza ed efficacia”.
“Mi auguro che su questa proposta – conclude il parlamentare regionale – si possa aprire un dibattito scevro da pregiudiziali e da strumentalizzazioni. Riducendo i tempi d’attesa si migliorano le strutture sanitarie pubbliche. L’alternativa, oggi, è l’opzione privata, che non tutti possono permettersi“.