Ad Erice al via i seminari sulle emergenze planetarie. Intervento di apertura del prof. Antonino Zichichi. “Oggi ci sono emergenze frutto di demonizzazioni e non si discute dei veri problemi”. Presente il presidente del Senato Pietro Grasso.
Sono a Erice 124 scienziati provenienti da 60 laboratori di 38 nazioni per trattare le 71 emergenze planetarie individuate dalla Wfs la federazione mondiale degli scienziati presieduta dal fisico italiano prof. Antonino Zichichi. Si tratta della 46ma sessione dei seminari scientifici, oramai tradizionale appuntamento dell’estate ericina che richiamano grande attenzione mondiale. All’apertura dei lavori ha preso parte oggi il presidente del Senato Pietro Grasso. Presente anche William Colglazier, consigliere per la scienza e la tecnologia del Segretario di Stato Usa. E’ stato il prof. Zichichi ad aprire i lavori, evidenziando come oggi i governi di tutto il mondo sprecano risorse destinandole allo studio di emergenze “frutto delle demonizzazioni clm e l’effetto serra, il buco dell’ozono, e l’anidride carbonica”. Dichiarazioni che sicuramente faranno discutere, ma sulle quali il prof. Zichichi ha parecchio insistito sostenendo l’esistenza di studi che escludono come questi tre temi non rappresentano emergenze vere per il pianeta. Quali sono le vere emergenze allora? Tra le 71 segnalate dalla Wfs ( alla quale aderiscono 10 mila scienziati di 115 nazioni) il prof. Zichichi ha citato l’acqua, il cibo, il clima, la difesa del suolo, l’inquinamento, lo sviluppo, il monitoraggio del pianeta, i focolai bellici, tecnologia e terzo mondo, genetica, aids e malattie infettive, inquinamento culturale e l’energia. Anche su quest’ultimo tema le dichiarazioni di Zichichi sono state precise e ferme: “Non c’e’ dubbio che la scelta energetica debba essere il nucleare, i nostri posteri certamente l’applicheranno e rideranno di noi”. In sostanza la tesi del prof. Zichichi e’ quella che ci sono emergenze delle quali si parla poco. Queste emergenze sono la conseguenza della violenza politica ed economica che ha dominato il secolo scorso. «Le 71 Emergenze Planetarie sono il risultato dei cinquant’anni trascorsi sull’orlo dell’olocausto nucleare USA-URSS che passerà alla storia come il pericolo senza precedenti in cui l’umanità rischiò di sparire. Erano negli arsenali (USA-URSS) ben 60mila Bombe ciascuna di potenza cento volte superiore alla Bomba che distrusse Hiroshima. L’uso delle 60mila Bombe avrebbe cancellato la vita lasciando solo oceani e deserti. Noi scienziati – ha sottolineato il prof. Zichichi – possiamo studiare ed elaborare progetti per sconfiggere le 71 Emergenze Planetarie. Affinché questi progetti possano diventare realtà c’è però bisogno di una grande alleanza tra Politica e Scienza”. E rivolto al presidente Grasso il prof. Zichichi ha aggiunto: ” Il Presidente Grasso è adesso nella posizione giusta affinché la Grande Alleanza tra Scienza e Potere Politico possa diventare realtà”. Il presidente Grasso ha svolto una lectio magistralis sul tema “The Great Alliance between Politics and Science” ossia dedicata a rafforzare e migliorare il dialogo tra politica e scienza. Il prof. Zichichi soffermandosi con i giornalisti ha aggiunto: “Se noi scienziati smettessimo di fare scoperte e invenzioni – ha detto il Presidente dei Seminari Antonino Zichichi – i nostri posteri avrebbero, anche fra mille anni, la stessa tecnologia che noi oggi usiamo tutti i giorni e nessuno sarebbe in grado di affrontare e risolvere i problemi delle Emergenze”.
Dobbiamo combattere le vere Emergenze Planetarie che vanno dalla sicurezza delle centrali nucleari ai problemi degli inquinamenti causati dall’industrializzazione selvaggia.
Gli scienziati della WFS tratteranno i problemi della difesa planetaria, della sicurezza nella tecnologia informatica, delle infezioni pericolose come l’AIDS e di come dovrebbero evolvere le tecnologie per garantire sicurezza ecologica nelle metropoli. E non è tutto. C’è ad esempio il problema dell’acqua, le cui sorgenti diminuiscono con enorme rapidità e nella cui distribuzione aumentano i pericoli di inquinamento. C’è poi il problema dell’Energia, bene indispensabile, la cui quantità necessaria per un buon livello di vita c’è solo per un miliardo di persone (tra cui noi). Sulla Terra ci sono sette miliardi di abitanti e gli altri sei miliardi di persone vorrebbero la stessa quantità di energia pro-capite che abbiamo noi. Un’altra Emergenza è l’invecchiamento; esso non è nel codice genetico. La vecchiaia arriverà ben oltre i cento anni per i nostri posteri. È quindi necessario non perdere risorse, idee, esperienze ancora in grado di contribuire allo sviluppo civile e sociale. Altre emergenze sono guerra, ambiente e inquinamento culturale. La potenza dei media è cresciuta in modo inversamente proporzionale alla loro qualità. Per quanto riguarda la Scienza diventa sempre più chiara la necessità che le Grandi Conquiste Scientifiche possano essere messe a disposizione di tutti i centri di ricerca e del grande pubblico, senza subire deformazioni che ne stravolgono i valori.
Questo la WFS lo fa da molti decenni dimostrandone l’enorme validità.