Spiritualità e attualità, queste due parole identificano il pensiero dell’Arcivescovo Plotti, che ha partecipato ai lavori del Convegno Ecclesiale diocesano a Valderice. L’Amministratore Apostolico ha parlato di Pace e di inquietudine nell’uomo, che spesso crede ma non agisce, cioé utilizza la spiritualità come un ansiolitico, invece di vedere nella fede una nuova spinta all’azione per la pace e sottolinea: “Le mani della fede si alzano verso il cielo, ma lo fanno mentre edificano, nella carità, una città costruita su rapporti in cui l’amore di Dio è il fondamento e in cui l’uomo di fede deve porsi al servizio concreto della giustizia, del diritto e della pace. Ci sono anche nella nostra vita vuoti, zone di buio, senso di solitudine, tentazione di non farcela. Sono questi veri e propri spazi o luoghi esistenziali, dove l’uomo Gesù, con sommo atto umano si abbandona alla volontà del Padre. L’uomo umanamente vero si affida al Dio vero”. Infine ‘Arcivescovo non è stato esonerato dal rispondere a domande non fatte, ma sottintese sulla nomina di un nuovo Vescovo a Trapani. Domanda a cui Plotti ha così risposto: “Lo scorso anno al termine del nostro convegno ecclesiale mi sono paragonato al premier Monti che guidava un governo ‘tecnico’; quest’anno mi paragono al segretario Epifani che deve condurre il partito al congresso anche se non sa quando …”.
Infine Plotti, prima di congedare l’assemblea, ha convocato tutta la Diocesi in cattedrale sabato 7 settembre alle ore 21.00 per una veglia di preghiera prolungata per la pace.