“Siamo due giovani di realtà diverse e religione diversa, io Francesco, neo architetto italiano, ed io Hazem, studente universitario in architettura, siriano, che ci rivolgiamo a Voi affinchè si eviti la guerra, perché noi non potremo mai essere nemici solo perché l’Italia, gli U.S.A, l’Europa 0 l’Onu decidano un intervento armato in Siria.
Soprattutto il popolo italiano non è sicuramente nemico del popolo sirìano, come del resto di tutti i popoli del mondo stante la sua notoria accoglienza. Io Hazem sono in questi giorni ospite di Francesco a Marsala perché ho scelto di i miei studi in Italia all’ università di Palermo e per questo ho imparato a parlare e scrivere in italiano. Tutto questo non è banale, perché e relazioni fra i popoli (l’ospitalità e l’amore per un paese straniero in un contesto di reciprocità) e la pace sono fatte di queste cose che non balzano certamente agli onori di cronaca, come del resto nessuno parla dei beceri interessi economici che si celano dietro tutte le guerre moderne combattute a danno delle persone comuni che ne subiscono le conseguenze e le atrocità pagando anche con la propria vita queste follie! Per questo Vi invitiamo ad impegnarvi fattivamente adoperando tutti i mezzi possibili per la pace e quindi per il negoziato ed il dialogo, perché solo in questo modo può costruirsi il nostro futuro, il futuro di un mondo migliore dove la globalizzazione non sia solo economica, finanziaria o speculativa, ma sia soprattutto fratellanza fra i popoli che vogliono progredire insieme come lo vogliamo noi interpretando positivamente il pensiero prevalente di i giovani”.