“Malatedda” trionfa al CICI Film Fest

CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Si è conclusa ieri sera la terza edizione del CICI Film Fest con la vittoria di “Malatedda” del piacentino Diego Monfredini, già vincitore della prima edizione del festival nel 2011 con “La casa dei 30 rumori”. “Il mio corto parla di depressione che spesso è etichettata come follia – ha affermato il regista commentando il suo lavoro -. La scelta di girarlo in bianco è nero è legata al fatto che quando si entra in un luogo buio e di detenzione è la vita stessa a diventare in bianco e nero”.

Ad aggiudicarsi il secondo ed il terzo posto rispettivamente “Nino” della regista fiorentina Giulia Savorelli e “Troppo dentro il West” della  giovane regista Franco Spagnola Diane Pol-Lajaima.

Un’edizione orfana del suo contenitore il Plas, ma non per questo meno partecipata: un vasto pubblico ha infatti affollato sia Piazza Castello, location della prima prima serata, durante la quale sono stati proiettati tutti e dieci i lavori dei giovani registi, sia ieri sera al Teatro Apollo, che ha accolto la manifestazione per motivi climatici.

Il tema trattato quest’anno, e reso noto solo il primo giorno, è stato quello di “Storie di follia, di inclusione e di esclusione”, magistralmente interpretato dai dieci registi in gara.

A condurre questa edizione del CICI un’esuberante Sylvie Lubamba, che ha spiazzato il pubblico con le sua allusioni ed i suoi doppi sensi.

Un premio speciale è stato consegnato a Michele Milesi per il suo corto “Lo zio e il mare”.

Non sono mancate le contestazioni da parte del pubblico che in gran parte tifava per “Ti credi sano?” del palermitano Nicolò Cappello che ha trattato l’importante tema in modo più “leggero” ma in maniera altrettanto significativa.

“In questo paese ci sono molte risorse umane ma molto spesso non utilizzate come si dovrebbe – ha affermato il sindaco Nicola Coppola -, sono quindi convinto che possiamo fare molto di più. Credo inoltre che anche noi amministratori dobbiamo spendere le stesse forze che spendono gli organizzatori, riuscendo a dividere i fondi limitati di cui disponiamo con quelle importanti manifestazioni che vengono realizzate a Castellammare. Spero pertanto che il comune possa essere all’altezza di questo compito”.

Durante una conferenza che ha preceduto la premiazione sono stati inoltre presentati due importanti progetti. Il primo è stato “Saggezza di Vino”, progetto di inclusione socio lavorativa di 20 portatori di disagio psichico medio lieve, finanziato dalla Regione Sicilia, che vedrà un corso di formazione di 900 ore retribuite e 1680 ore di work experience che i partecipanti svolgeranno presso una delle 7 cantine di Camporeale aderenti all’associazione Terra Pietra.

Il secondo progetto presentato è stato invece “Cinecast”, uno sportello che verrà aperto a breve a Castellammare che mira a semplificare l’aspetto burocratico, ma non solo, a quei produttori che volessero fare delle riprese cinematografiche nel territorio.

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.