Una soluzione per il canile ad Alcamo?

ALCAMO. Nella città di Alcamo si attende da tempo una soluzione immediata per i cani randagi presenti nella città. Diverse sono state le segnalazioni da parte dei cittadini di animali randagi che circolano per le strade di Alcamo e della periferia. Una soluzione che,però, tarda ad arrivare e non vede nessuna iniziativa in tal senso. Ad aggravare la situazione c’è anche la spesa giornaliera delle casse comunali per il mantenimento dei cani affidati al canile di Rocca di Neto, in provincia di Crotone.

Difatti, dal 2006, il Comune di Alcamo sborsa quasi 20.000 € al mese per la cura dei cani, senza alcun proprietario, ritrovati sul territorio di competenza e successivamente trasferiti al canile calabrese. Un numero elevato (al 31 Agosto 2013 circa 364) che comprende anche i cani ritrovati nel 2006 in un canile abusivo gestito dal pensionato Giacomo Milazzo, in contrada vallenuccio, che il comune ha opportunamente preso in carico. I cani recuperati nel canile abusivo sono circa 250 e tuttora, dopo diversi anni dal ritrovamento, risultano molto aggressivi. Dal 2006 il comune ha speso circa un 1.700.000 € per il mantenimento degli animali presso la struttura calabra.

I cani secondo quanto riferito dal canile Mister Dog, sono tutti in salute, nonostante il passare degli anni, tranne alcuni che sono in terapia perchè contagiati dalla leishmaniosi. Il canile, secondo quanto dimostrato, informa periodicamente, nello specifico con cadenza mensile e su richiesta dei soggetti interessati, sullo stato di salute degli animali con l’opportuna documentazione sanitaria e fotografica. Secondo i responsabili del canile Mister Dog, l’amministrazione di Alcamo è tra le più attente alla questione del randagismo, rispetto ad altri comuni, mantenendosi in continuo contatto con la struttura per il monitoraggio dei propri animali.

Sebbene ci siano delle buone rassicurazioni sullo stato degli animali e sul servizio offerto dal canile calabrese, resta il problema di ridurre queste spese per le casse del comune. La lontanza dal territorio di Alcamo, sicuramente, non facilita l’adozione e quindi la riduzione del numero degli animali ospitati a Rocca di Neto.

Tra le soluzioni possibili, quella vagliata dall’amministrazione comunale in merito al progetto esecutivo relativo alla realizzazione fa riferimento ad un centro sanitario di prima accoglienza che potrebbe ospitare diversi animali randagi in attesa di un’adozione. Il costo della realizzazione è di circa 90.000 euro di cui il 40 percento verrà finanziato dalla regione. I tempi  andrebbero, peò,  accelerati dall’assessore di riferimento con la delega all’ambiente, Giacomo Paglino.

Un’altra iniziativa per arginare il problema è quella dell’adozione dei cani, proposta in consiglio comunale di alcamo dal consigliere Antonio Fundarò, attraverso un sistema di incentivi e premialità per i cittadini che vogliono fare ricorso all’adozione. A favore della proposta di Fundarò hanno votato, nella prima settimana di agosto del 2012, in un consiglio quasi deserto, il Partito Democratico, Italia dei valori, Insieme per Alcamo, Area Democratica, Nuova Presenza e Sel. Si sono astenuti Patto per Alcamo e Noi Sud. Non erano presenti in aula i consiglieri di Abc (Ruisi e Lombardo) e del PdL (Raneri e Castrogiovanni). La mozione è stata comunque approvata in consiglio e da oltre un anno l’amministrazione non ha ancora provveduto ad attuare delle iniziative a tal proposito.

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.