MARSALA. Il coordinamento provinciale di Libera chiede al Comune di Marsala di interrompere ogni rapporto di collaborazione con Filippo Sparla. Negli ultimi giorni si è appreso infatti, attraverso gli organi di stampa, che Filippo Sparla, collaboratore del Comune marsalese, negli anni 80, sarebbe stato tra gli affiliati alla Loggia massonica Iside 2.
La suddetta Loggia faceva parte del famigerato Centro studi Scontrino di Trapani, che comprendeva in tutto sei società segrete, e che la stessa Iside 2 era vicina al fondatore della P2 Licio Gelli, che la inaugurò in prima persona nel 1980.
Tra gli iscritti figuravano uomini politici, amministratori e funzionari pubblici, commercialisti e impiegati di banca, ma anche esponenti della mafia trapanese mentre altri, come Pino Mandalari, Mariano Agate, Calogero Minore e Gioacchino Calabrò risultavano in continuo contatto con alcuni tra i componenti delle logge. Nel corso delle riunioni che si consumavano al Centro Scontrino, si decideva come interferire sulle assunzioni e sugli appalti pubblici, così come sulla raccolta dei consensi elettorali, si tentava di favorire posizioni giudiziarie e di corrompere esponenti delle forze dell’ordine compiacenti.
Dopo aver patteggiato una condanna per falso su una delibera nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione degli asili nido che aveva portato alle dimissioni dell’ex sindaco di Trapani Nino Laudicina ed aver ricoperto l’incarico di Segretario Generale della Camera di Commercio di Trapani, Filippo Sparla è stato designato da circa un anno alla presidenza di Marsala Schola, l’ente che gestisce i servizi scolastici in città. Sempre per il Comune di Marsala, esercita, a titolo gratuito, il ruolo di esperto esterno per la semplificazione burocratica e amministrativa.
Al di là di qualsiasi valutazione sulle competenze di Filippo Sparla, sulle sue qualità umane e sul suo operato, il coordinamento provinciale di Libera ritiene – qualora le informazioni riportate risultassero essere veritiere – la sua presenza non compatibile con la vita amministrativa di un Comune, che ha la necessità di avvalersi di dirigenti, funzionari e collaboratori lontani da qualsiasi sospetto e in grado di garantire la massima trasparenza e un’incontestabile adesione al principio di legalità.
Per tali ragioni il coordinamento Provinciale di Libera, chiede al sindaco di Marsala di voler chiarire la posizione del Dott. Sparla e di voler eventualmente procedere a revoca dell’incarico affidatogli.