TRAPANI- In questi giorni a Trapani si sta svolgendo il processo agli estorsori che furono arrestati lo scorso anno in seguito all’operazione Crimiso, che portò in carcere ben 12 persone. Solo uno degli imputati ha scelto il rito ordinario, mentre, per gli altri, si procederà con rito abbreviato; è in questo primo processo ordinario che alcuni imprenditori di Castellammare sono chiamati a testimoniare.
Dopo la prima denuncia dello scorso anno si è formato un fronte di lotta molto attivo e sostenuto da diverse associazioni antiracket, tra cui “LiberoFuturo” che sta sostenendo il percorso di questi imprenditori che cercano di opporsi ad un sistema che in Sicilia opera da troppo tempo. La prima denuncia ha portato i suoi frutti favorendo quella di quest’ estate depositata dal presidente di confindustria. Si stanno, inoltre, intensificando gli eventi a sostegno e sensibilizzazione per favorire ulteriori denunce e per combattere il fenomeno dell’ omertà che per troppo tempo ha dilagato. Ovviamente, un sostegno serio crea le condizioni affinchè i cittadini non si sentano soli si coalizzino e si convincano a denunciare. L’associazione “LiberoFuturo” sta seguendo e appoggiando l’impegno degli imprenditori nella convinzione che più si denuncia meno estorsioni saranno possibili.