CASTELVETRANO. Fortissime le critiche dei due consigliere comunali dell’UDC, Ingrasciotta e Barresi, nei confronti del loro ex sindaco e collega di partito Gianni Pompeo. Inoltre, chiedono al sindaco Errante di ragionare sul nuovo assetto politico cittadino.
“I consiglieri Comunali dell’Udc – si legge nella nota stampa – Salvatore Ingrasciotta e Piero Barresi a seguito delle dichiarazioni rese da un ex leader politico nel corso di una trasmissione radiofonica hanno deciso di dire la propria, anche nel rispetto di quegli oltre 1200 elettori che hanno sostenuto la componente di “area democratica”, e che si sono sentiti offesi da alcune illazioni e dichiarazioni rese dall’ex sindaco della città. Le accuse di mancanza di serietà, di maleducazione e di mancato rispetto degli impegni non ci appartengono e le rimandiamo al mittente. Portare in radio le risultanze di un incontro, vissuto su toni accesi e che forse è sconfinato in parole dure, non ci sembra degno di qualcuno che si professa un leader capace di risolvere in famiglia le beghe del suo partito, ma che sempre più spesso invece si rivolge agli organi di stampa per millantare un consenso che, purtroppo per lui, non gli appartiene più. Parlare di coerenza e di amore per la propria città, quando nei fatti si costruiscono liste civiche in una notte per parcheggiare temporaneamente degli assessori e dei consiglieri, pretendendo di mantenere delle poltrone, infischiandosene della politica e dei meccanismi che la regolano, per portare avanti personalismi e lotte di potere che si addicono più ad un monarca che ad un esponente politico. Siamo rimasti sbalorditi dal comportamento del Sindaco Errante quando, all’indomani della transumanza dei tre consiglieri e dei due assessori ex UDC all’interno di un nuovo contenitore quale il cosiddetto CDU, non azzerò la giunta consentendo di fare chiarezza all’interno della coalizione e definendo i nuovi equilibri che si sono creati“.
“Ci auguriamo – conclude il comunicato stampa – che il sindaco Felice Errante, al quale confermiamo la nostra stima, possa al più presto convocare gli alleati di quel fatidico tavolo che nel 2012 lo portò alla vittoria e che oggi, dispiace ammetterlo, non esiste più poiché frammentato da chi, dall’alto della sua esperienza amministrativa, avrebbe dovuto porsi a sostegno dell’Amministrazione con proposte concrete ed una seria progettualità, e che invece è stato capace soltanto di distruggere. Siamo comunque fiduciosi del fatto che una nuova primavera politica veramente possa arrivare, ma solo per chi crede e professa la politica al servizio della città“.