TRAPANI. Il deputato regionale Girolamo Fazio, ex sindaco ella Città di Trapani, interviene sulle recenti dichiarazioni dell’attuale sindaco Vito Damiano, che ieri, sul Giornale di Sicilia, ha parlato di riduzione del numero di assessori e dirigenti per produrre economie e del piano industriale di Trapani Servizi.
“L’attuale sindaco di Trapani – afferma Fazio – non perde occasione per dire falsità e, convinto com’è che la gente sia stupida o ignorante, dall’alto della sua supponenza, pensa di potere propinare verità che non sono tali. Leggo con stupore e sconcerto le sue affermazioni, pubblicate ieri sul Giornale di Sicilia, in cui sostiene di avere prodotto economie tagliando il numero di assessori e dirigenti, e di avere definito percorsi per migliorare i servizi, raccontando la sua solita fandonia sui conti di bilancio”.
Facendo un’accurata analisi precisa testualmente:
“Il numero degli assessori non è stato ridotto dal sindaco, ma dalla legge regionale che imponeva, appunto, tale riduzione;
Il numero dei dirigenti non è stato ridotto dal sindaco, ma dal fatto che un dirigente, prima che si insediasse l’attuale amministrazione, è andato via, un altro aveva un contratto a termine ed è rientrato, prima della scadenza del mandato della precedente amministrazione, presso la sede di provenienza, un altro dirigente è andato di recente in pensione ed un altro ancora, assunto da questa Amministrazione, ha preferito presentare dimissioni ed andare via, poiché non era stato messo nelle condizioni di lavorare. Nessun dirigente è stato rimpiazzato non per scelta del sindaco, ma perché il mancato rispetto del patto di stabilità, com’è noto, non consente nuove assunzioni;
Per quanto riguarda il piano per la raccolta differenziata porta a porta, il sindaco omette di dire che la società Trapani Servizi ha presentato un piano di oltre 14 milioni di euro e l’Amministrazione non ha nemmeno verificato la correttezza del piano, sia in termini tecnici, sia in termini economici, non ha effettuato alcuna verifica di mercato per vedere se i costi potevano essere ridotti, non ha fatto alcun confronto di offerte, accettando, senza alcuna analisi, che sarebbe stata quantomeno doverosa, il piano proposto dalla società. Non ha nemmeno valutato se, in questo momento di grave difficoltà economica, non si potesse ridurre questa insostenibile spesa, chiedendo ai cittadini minori sacrifici;
Per quanto riguarda il piano particolareggiato per il recupero del centro storico, l’incarico ai professionisti venne dato addirittura dall’amministrazione Buscaino. Subito dopo l’approvazione del piano regolatore generale, con la mia Amministrazione, gli stessi hanno avviato la loro attività, con una serie di incontri con l’allora assessore ai Lavori Pubblici Nicola Messina. Prima dell’approvazione del prg non si potevano definire i programmi di dettaglio, ma forse il sindaco non lo sa. Per quanto riguarda il recupero delle zone periferiche, non so di cosa stia parlando. Si riferisce alla zona franca urbana? Se è così, anche in questo caso il progetto finanziato è stato presentato dalla mia Amministrazione ed il sindaco, ad una mia interrogazione in cui chiedevo che cosa fosse stato fatto per portare avanti l’iter della zfu, mi rispose che non sapeva nemmeno dell’esistenza di tale progetto. Mi fa piacere che almeno ora l’abbia scoperto. Se invece si riferisce al piano per l’edilizia residenziale, vorrei ricordargli che il bando per l’assegnazione delle aree era stato pubblicato e l’iter definito con la graduatoria dalla mia amministrazione e che l’attuale, inspiegabilmente, ha per un anno e mezzo bloccato tutto, non rispondendo nemmeno alle mie reiterate richieste di notizie in merito;
Infine, sulla solita questione dei conti del Comune dietro il quale il sindaco ha deciso di nascondere la sua incapacità, è forse il caso di spiegargli, per l’ennesima volta, che una cosa è la solidità economica dell’Ente ed un’altra il patto di stabilità e che il Comune di Trapani non ha mai avuto e non ha problemi di disponibilità finanziarie. Soffre, come tutti i Comuni d’Italia, dei tagli dei trasferimenti statali e regionali, ma soffre soprattutto dell’incapacità della sua attuale amministrazione di operare scelte oculate, senza follie pure come l’ipotesi di vendita del Lazzaretto, ma guardando al bilancio senza sacrificare, come sta facendo, i servizi per i cittadini e non lasciando, come sta facendo, una città nel totale abbandono e disinteresse, vanificando il lavoro fatto in questi anni”.