Non smette di fare notizia la vicenda di Salvatore Savalli e quella della moglie Maria Anastasi, bruciata e uccisa al nono mese di gravidanza. L’aveva minacciata più volte di morte e il 4 luglio l’omicidio si è di fatto concretizzato e lui risulta il principale imputato.
A riferire delle minacce è Maria Carini, amica della vittima, che qualche mese prima dell’omicidio ha assistito ad una lite in cui Savalli diceva alla Anastasi che l’avrebbe uccisa anche a costo di farsi 30 anni di galera. Subito dopo vennero le botte per la donna.
La donna si presenta come un’amica molto intima e spiega di aver notato diverse volte lividi e tumefazioni ma alle sue domande seguivano sempre scuse inverosimili su come si era potuta far male. Maria era una donna che non amava raccontare ciò che le accadeva tra le mura domestiche, al contrario della figlia Simona che riferiva di essere picchiata. La testimone venne allontanata dalla casa coniugale di Savalli poichè lui era troppo geloso e non voleva che Maria vedesse l’amica.
La prossima udienza si terrà il nove gennaio, saranno sentite le due sorelle della vittima.