Giro di boa, verso il 2014

Poche righe, poche parole. Anzi una sola parola, Grazie! Grazie a Voi che ci seguite, ci leggete e ci date sollecitazioni.

L’informazione prima di tutto per Noi non è uno slogan ma un dovere, così’ come rivendichiamo il pieno diritto a informarVi. Il nostro quotidiano registra giornalieri riconoscimenti e il merito di tutto ciò è alla squadra che ho trovato, e il secondo Grazie va a loro. Come direttore mi sento fuori posto loro giovanissimi e giovani …io non più. Mi sento invece al posto giusto per gli stimoli che questa squadra ha saputo e voluto donarmi, non poteva esserci per me miglior regalo per questo Natale. Si va avanti e si attende il 2014.

L’agenda è piena di cose da fare, da seguire. Da Alcamo a Trapani, da Palermo a Roma, sino al cuore dell’Europa. Quest’anno voteremo per il nuovo Parlamento Europeo e tante vocine mi dicono che voteremo anche per il nuovo Parlamento Italiano. Vedremo. Sul territorio attendiamo di vedere ciò che cambia, abolite le Provincie arrivano i Consorzi…la mia impressione è che sarà una riforma gattopardiana. Il presidente della Regione Crocetta dobbiamo dirLa francamente non è stato quel presidente del rinnovamento, della rivoluzione siciliana che molti si attendevano.

Bisogna riconoscere che l’eredità che ha trovato non era delle migliori, e bisogna anche dire che senza una riforma radicale della politica, difficilmente qualsiasi altro avrebbe potuto fare meglio. Ciò che succede “a casa nostra” è sotto gli occhi di tutti e anche qui non c’è ragione di essere molto soddisfatti. Ci sono amministrazioni assediate e amministrazioni che hanno deciso di resistere all’assedio barricandosi nei palazzi. Quando invece la gente, i cittadini vanno affrontati, bisogna discutere con loro, bisogna creare le amministrazioni partecipate, la Politica, quella con la P maiuscola deve tornare ad essere il centro di ogni cosa, se la cosa pubblica resta nelle mani di dirigenti e burocrati che sanno ben guardare alle loro tasche e non sanno, o non vogliono guardare, le tasche altrui, vorremmo capire a cosa servono sindaci, assessori e consiglieri comunali.

Io credo che il “no” in Politica non deve esistere. Quando un cittadino prospetta un problema la Politica, le amministrazioni devono trovare il modo di intervenire e risolvere il problema. E in questa provincia purtroppo i problemi sono tanti e ogni giorno la lista si allunga proprio perché sono più i “no” che vengono pronunciati e non si fanno sforzi, non si producono idee. E’ ora di accorciare questa lista, Noi lavoriamo ogni giorno perché questo possa avvenire e vorremmo che i politici ci leggano per cogliere i modesti suggerimenti che possiamo dare…e la finiscano di leggerci solo per querelare. Allora Buon Natale e Buon Anno…nonostante tutto.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.