San Vito: Assemblea cittadina per l’aumento delle tasse

SAN VITO. Il difficile momento storico spinge i cittadini a mobilitarsi per chiedere spiegazioni ulteriori. Così come successo a Trapani o ad Alcamo anche a San Vito qualcuno non ci sta e chiede lumi sul perchè i cittadini debbano versare 1 milione e 640 mila euro rispetto all’anno precedente. A chiedere l’assemblea è stato soprattutto il gruppo consiliare Insieme per San Vito. L’aumento è stato approvato dalla maggioranza che sostiene il sindaco Matteo Rizzo.

I rincari sono stati decisi nei primi mesi dell’anno e i consiglieri (Poma, Catanese, Fragapane, Parrinello e Barretta, assieme all’ex candidato sindaco Giuseppe Peraino) hanno illustrato alla cittadinanza le proprie interrogazioni e mozioni per individuare risorse alternative e sistemi diversi per non gravare sulla cittadinanza.

“Il gruppo consiliare di maggioranza- ha fatto sapere Insieme per San Vito – nella seduta del consiglio comunale del 16 settembre ha votato favorevolmente l’aumento delle aliquote Irpef (+ 200%), da 46 mila euro a 138 mila euro, e Imu. Quest’ultima, che era stata già aumentato nel 2012, è passata dal 9 per mille a 10,6 per mille per la seconda casa e da 7,6 a 10,6 per mille per le aree edificabili. I cittadini, proprietari di seconda casa, verseranno per il 2013 la somma 2 milioni e 076 mila euro, 641 mila euro in più rispetto all’anno precedente quando pagavano 1 milione e 435 mila euro circa. Nella seduta del 19 novembre, inoltre, la maggioranza ha accolto la proposta dell’amministrazione di aumentare del 40% (30% + 10% addizionale) la tarsu. Tradotto in numeri significa 650 mila euro in più rispetto ad un anno fa. Se infatti nel 2012 il gettito derivante dall’introito della tassa sui rifiuti ammontava a 1 milione e 580 mila euro, per 2013 è diventato 2 milioni 230 mila euro. Ma a fronte di quali servizi migliorativi? La pulizia e il decoro urbano, ad eccezione di alcune vie principali, lasciano molto a desiderare, così come la raccolta differenziata dei rifiuti ( Il Comune di San Vito ha la percentuale tra le + basse in Sicilia). E non è di certo per colpa dei cittadini”.

Ciò che a Insieme per San Vito non va giù è la mancanza di informazione che ha penalizzato ulteriormente i cittadini, poichè molti di loro non sapevano del rinvio della prima scadenza (15 gennaio 2014 invece del 16 dicembre). Ciò che il gruppo assicura ai cittadini è l’impegno a continuare ad ascoltare i cittadini e le proposte di chiunque voglia contribuire a trovare soluzioni alternative.

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