Castellammare, tagliati i cipressi secolari del cimitero (foto)

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Li hanno tagliati quasi tutti. Abbattuti in pochi giorni come se niente fosse. Ci sono voluti anni, tanti anni, per raggiungere quelle dimensioni. Facevano parte del cimitero comunale quasi dalla sua fondazione, quindi sono quasi centenari. I cipressi del cimitero erano parte del patrimonio comunale. oggi invece dentro il cimitero ne sono rimasti pochi, e quei pochi sono in procinto di essere tagliati.

Da qualche mese sono iniziati i lavori per la costruzione dei nuovi loculi al cimitero comunale di Castellammare del Golfo, circa duemila loculi disposti per tutto il perimetro del cimitero. Alcuni dei nuovi loculi in questione dovrebbero sorgere nell’area adiacente l’ingresso principale, quella dove recentemente sono stati sepolti i migranti morti lo scorso ottobre a Lampedusa. L’area percorsa da tutti i cittadini quasi giornalmente era delimitata da più di cento cipressi secolari. Cipressi quasi tutti tagliati nei giorni scorsi. I cipressi sono gli alberi sempreverdi che troviamo in quasi tutti i cimiteri del mondo proprio perché hanno una caratteristica fondamentale: le radici scendono a fuso nella terra quindi non si sviluppano in orizzontale e non danno luogo a interferenze con le sepolture circostanti. Ecco spiegato perché è il classico albero da cimitero.

Alla luce di quanto detto non si riesce a capire il motivo di una così “violenta” esecuzione. Oggi di cipressi ne sono rimasti davvero pochi, e quelli rimasti sono già contrassegnati da una “X” rossa, segno che presto anch’essi faranno la stessa fine.

Il problema segnalato da molti cittadini, sembra non essere di interesse pubblico. Nessuno fino ad oggi ne ha parlato. Nessuno ha comunicato o evidenziato un tale scempio. Tranne qualche cittadino con un buon senso civico. Proprio i cittadini si chiedono: “che fine faranno gli alberi tagliati?, era proprio necessario tagliarli tutti?”. Il grosso è già stato fatto, ma ci sono ancora circa 30 alberi che si possono salvare. Cosa stiamo aspettando?[nggallery id=210]

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.