ALCAMO. Massimo Fundarò incalza sulla questione Tares e Ato Rifiuti. Ciò che chiede è ancora una volta che venga ritirata, o per lo meno cambiata, la delibera sulla Tares poichè “questo consentirebbe di raggiungere due obiettivi: riparare gli errori commessi con le “cartelle pazze” (con aumenti anche del 300 %), evitando così ai cittadini file infinite davanti agli uffici finanziari; Rideterminare le aliquote ribassando in maniera consistente l’aumento deciso a Novembre.
A suo parere: “questa operazione è possibile in quanto i dati ufficiali del Comune e dell’Ato, consultabili da tutti i cittadini, indicano cifre diverse rispetto a quelle presentate dalla Giunta a giustificazione dell’aumento della tassa sui rifiuti. Il costo previsionale del servizio rifiuti, comunicato dall’Ato TP1, è passato da 7.229.570 euro (2012) a 7.389.745 euro (2013), con un aumento, quindi, di 160.175 euro, pari al 2,2% in più. Inoltre rispetto a queste previsioni, il Comune di Alcamo ha pagato meno all’Ato per il 2012,e precisamente 6.630.176 euro, come si evince dal conto consuntivo 2012. Pertanto non si comprende come l’amministrazione, per determinare le aliquote della Tares, faccia riferimento ad una cifra di 8.709.241 euro, con una maggiorazione quindi di 2.079.065 euro rispetto al costo reale del servizio”.