Un anno di gloria quello del Trapani Calcio. Dalla promozione in serie B all’oscar del calcio siciliano al Direttore Generale Anne Marie Collart Morace, il premio per l’importante contributo dato per la storica promozione in serie B del Trapani Calcio al direttore sportivo Daniele Faggiano, Oscar degli allenatori, evento organizzato dall’Aiac (Associazione Italiana Allenatori di Calcio) con il patrocinio del Comune di Fiumefreddo a Roberto Boscaglia, la partita di Tim Cup a San Siro contro l’inter di Mazzarri, un esordio strepitoso all’Euganeo e 21 partite tra gioie e dolori che danno al Trapani un posto in classifica assolutamente meritato con 30 punti, Matteo Mancosu laureato capocannoniere della serie B e molto altro ancora che fa chiudere un anno stellare alla squadra di Vittorio Morace. Un anno di soddisfazioni conclusosi ieri con una partita da cardipalma contro il Brescia. Ritmi accesi per 94′, il punteggio di 3-3, un pareggio giusto, Boscaglia orgoglioso, giocatori granata che hanno combattuto fino alla fine, arbitraggio discutibile che non vede un rigore con espulsione sul capocannoniere granata e che ne concede uno discutibile per probabile fallo di mano di Terlizzi e che non concede un corner al Trapani su parata di Cragno e butta fuori Boscaglia che giustamente si arrabbia e contesta il fatto, ma questa volta il Trapani non ha pagato. I gol portano la firma di Mancosu che solo nell’area avversaria, beffa due difensori bresciani e si porta il pallone in traiettoria della porta, Nizzetto con un sinistro potentissimo e imparabile per il portiere della squadra avversaria e l’ultimo di capitan Pagliarulo, in zona Cesarini sugli sviluppi di un calcio d’angolo, battuto da Iunco, di testa beffa Cragno e toglie i tre punti che il Brescia sentiva già in tasca. Un punto per squadra per due compagini che hanno dato spettacolo. Un anno, quello del Trapani Calcio, da “standing ovation”.