Castellammare ricorda Piersanti Mattarella

CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Nella mattinata di ieri presso il cimitero comunale di Castellammare del Golfo si è svolta la cerimonia per commemorare il concittadino Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980 a Palermo nella centralissima via Libertà. Sono passati trentaquattro anni dalla sua morte, avvenuta a soli 45 anni. Alla cerimonia hanno partecipato: Salvatore Inguì di Libera Trapani, il presidio di Libera Castellammare intitolato allo stesso Mattarella, l’associazione Castello Libero onlus, le forze dell’ordine, alcuni consiglieri comunali e l’amministrazione comunale.

Il Sindaco Nicolò Coppola ricorda con commozione il concittadino, Presidente della Regione Siciliana, barbaramente ucciso dalla mafia trentaquattro anni fa. “Oggi la mafia ancora non è stata sconfitta, ma con lui sarebbe stato sicuramente più facile. Lui era una persona eccezionale per dinamismo, per cultura e per sensibilità. La storia della Sicilia è cambiata con la morte di Piersanti Mattarella; lui aveva un’idea di politica visionaria, diversa, moderna. Oggi la mafia utilizza canali diversi, spara di meno ma è sicuramente più forte. Mi sento di dire a Piersanti, grazie, per quello che ha fatto per noi e per il suo impegno politico.”

Anche padre Michele Crociata ricorda con affetto Piersanti Mattarella: “La famiglia Mattarella insieme a Piersanti è stata una della famiglie che maggiormente ha inciso sulla vita e sulla storia di Castellammare.”

Sulla tomba del Presidente Mattarella è stata depositata una corona di fiori e una bandiera di Libera. Castellammare non dimentica uno dei personaggi più illustri della Sicilia, scomparso prematuramente, che ha dedicato parte della sua vita alla lotta alla mafia.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.