Dopo gli Ato, le S.R.R. Bonventre pensa ad una riorganizzazione.

Di Lidia Milazzo e Fulvio Catalanotto

ALCAMO- Si è svolto ieri mattina l’incontro tra i Sindaci dei comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo, Favignana, Custonaci, San Vito, Calatafimi Segesta, Erice, Valderice, Buseto Palizzolo. Alla riunione erano presenti anche il commissario straordinario dell’Ato in liquidazione, il dott. Lombardo e per l’Aimeri, l’ing. Colimberti. Lo scopo dell’incontro, avuto luogo presso il Palazzo di città, era quello di ridiscutere la condizione dei rapporti nell’ ambito degli enti coinvolti nella raccolta dei rifiuti dopo la scomparsa dell’ Ato.

Il Sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre, ha dichiarato a questo proposito: “Con l’eliminazione, da parte della Regione, degli Ato, è avvenuta la costituzione delle S.R.R seguita dal  subentro del contratto. Il contratto dell’ Aimeri, stipulato nel 2009, scadrà nel 2016. La legge prevedeva inizialmente la responsabilità diretta dei comuni sulla raccolta dei rifiuti, ma la Regione non si è ricordata del nostro contratto ancora in essere con l’ Ato, struttura cuscinetto tra i comuni e le aziende di raccolta. Siamo arrivati per ultimi – continua Bonventre- per tale ragione. Per questo motivo i Sindaci di questa parte della Sicilia si sono dovuti inventare una nuova struttura che, da un lato, responsabilizzasse i Comuni e che, dall’altro, garantisse il controllo diretto sull’ Aimeri, cosa che prima non avveniva. “Da oggi possiamo, quindi, controllare molto di più l’operato e la raccolta di rifiuti direttamente recuperando la nostra autonomia. Abbiamo, inoltre, eliminato il concetto di solidarietà tra Comuni che garantiva un’assistenza monetaria a quei Comuni che non riuscivano a pagare. Dal momento che la Tares aumenta i costi, non ci si può più permettere di non controllare direttamente il servizio espletato”

Riferendosi al territorio alcamese, Bonventre ha poi specificato la condizione attuale del Comune: “Ad Alcamo sono state revocate le isole ecologiche. Personalmente, ho intenzione di verificare le motivazioni per le quali la raccolta non frutta quanto dovrebbe, ma soltanto 208 mila euro a fronte di 8 milioni.” Il Sindaco si dice a  questo proposito curioso di comprendere i parametri di valutazione della raccolta differenziata prodotta sul territorio comunale e anticipa anche delle possibili soluzioni al problema dei costi eccessivi: “bisogna provvedere alla creazione di una nuova discarica, già in via di finanziamento, che può durare solo con la presenza di una cultura della differenziata e del rispetto della natura non indifferente che eviti un immediato riempimento del centro di raccolta. Si sta  inoltre provvedendo ad espletare una gara d’appalto per la costruzione di un centro di compostaggio su un terreno confiscato alla mafia sul territorio di Calatafimi”.

Infine, il Sindaco parla anche del problema del profitto da ricavare dalla raccolta differenziata, cosa che avviene in diversi comuni d’Italia: “Bisogna creare un circolo virtuoso per cui la città possa guadagnare dalla raccolta differenziata. Un metodo di risparmio, che permetterebbe di abbattere i costi potrebbe essere ad esempio la creazione di una sorta di consorzio, raccordando possibilmente Comuni come Alcamo, Castellammare e Calatafimi”. Insomma Bonventre conclude con l’intenzione di guardare ad un futuro ben più organizzato e strutturato, anche se per il momento i Sindaci dovranno affrontare la condizione momentanea e, Alcamo, dovrà pensare alla contemporaneità in cui l’ Aimeri sarà ancora presente e alla sua fase successiva.

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