“Le politiche migratorie dell’Unione europea devono rispettare le esigenze di tutela dei rifugiati in cerca di protezione da territori in guerra. Mentre per i migranti economici occorre accertare la reale possibilità d’inserimento nel tessuto produttivo”.
È quanto afferma l’europarlamentare Salvatore Iacolino (Fi-Ppe), che interviene sull’esito del sondaggio lanciato su internet dal Movimento 5 Stelle, che ha visto affermarsi coloro che sono a favore dell’abrogazione del reato di clandestinità. “La cancellazione del reato d’immigrazione clandestina – sostiene l’eurodeputato di Forza Italia – rischia di aprire una ‘maglia’ troppo larga e spezzare determinati equilibri funzionali alla sicurezza del cittadino. I migranti economici di norma devono essere rimpatriati nei Paesi di provenienza e le eventuali ammissioni devono essere rispondenti al mercato del lavoro”.
Proprio oggi il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, discuterà una risoluzione su libertà di movimento e diritti dei cittadini. Per Iacolino “l’Unione europea deve stabilire una ‘cornice’ solidale per armonizzare la legislazione degli Stati membri sulle politiche migratorie e il diritto d’asilo”.
“In Italia, ad esempio, da cinque anni a questa parte – conclude Iacolino – le nascite continuano a diminuire: nel 2013 se ne sono registrate 70 mila in meno rispetto al 2007. Ecco perché l’apporto dei migranti può rappresentare un’opportunità in alcuni settori, a patto che ci sia una reale condivisione degli oneri tra gli Stati membri per concorrere responsabilmente ad una gestione integrata delle frontiere esterne e dei flussi migratori”.