TRAPANI. Secondo le stime dell’Istat rese note dal segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello sono circa 11 mila gli occupati in meno nella sola provincia di Trapani, confrontando i dati 2008 e quelli 2012.
“Se nel 2008 gli occupati nel territorio erano 133 mila, nel 2012 il numero si è ridotto a 122 mila, con una perdita di posti di lavoro del 10 per cento circa – afferma -. I numeri devono fare riflettere. Devono fare pensare a quali sono le possibili soluzioni da mettere in campo per raggiungere l’obiettivo della ripresa economica del nostro territorio. In questo senso credo che il ruolo del sindacato sia fondamentale, non solo nel recepire quelle che sono le esigenze dei lavoratori, ma anche nel farsi portavoce di tali necessità presso le istituzioni. La Uil, infatti, intende continuare a fare da pungolo ai politici locali, segnalando le situazioni esistenti nel mondo del lavoro trapanese che hanno bisogno di un intervento delle istituzioni. Questo ragionamento va inserito nell’ottica delle proposte che il sindacato fa già a livello nazionale e che mirano a chiedere al Governo l’abbassamento del costo del lavoro, unico strumento utile far ripartire l’economia. Tutelare le imprese vuol dire, infatti, tutelare i lavoratori”.
Il dato è perfettamente in linea con quanto emerge dall’anagrafe delle imprese che conta circa 392 imprese registrate in meno dal 2012 al 2013 (da 47.562 del 2012 a 47.170 del 2013), 562 le imprese cessate nel solo 2013, cui si aggiungono le 524 del 2012, unico dato in crescita
Si sono triplicate le ore di cassa integrazione che se da un lato fa da cuscinetto a situazioni precarie dall’altro è indice di una domanda di lavoro sempre minore.
“Per uscire dalla tenaglia della crisi, il cui prezzo più alto viene sempre fatto pagare ai lavoratori, occorre far ripartire gli investimenti, troppo spesso al palo, con dei piani di investimento specifici. Per fortuna – dichiara Eugenio Tumbarello – in provincia di Trapani esistono dei settori occupazionali che ci lasciano bene sperare. Il più importante è quello turistico che secondo i dati raccolti dall’Osservatorio turistico regionale ha segnato nel primo semestre 2013 un segno positivo nelle presenze turistiche del 7,2 per cento. Questa situazione positiva deve essere sostenuta e incrementata dalle nostre amministrazioni che devono fornire tutti gli strumenti utili agli operatori del settore affinché si possa lavorare nel migliore dei modi. In questo senso valuto positivamente l’accordo firmato ieri a Roma che consentirà alla compagnia aerea irlandese Ryanair di volare per altri tre anni da Birgi. Un investimento che darà impulso all’economia locale e che sicuramente avrà effetti benefici per diversi settori lavorativi”.